GIULIANOVA – La Caserma sede della Compagnia della Guardia di Finanza di Giulianova è stata intitolata oggi alla memoria del Maggiore Giuseppe Meloni, fregiato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare per le sue eroiche gesta durante la Prima Guerra Mondiale. La cerimonia, tenutasi alla presenza del Comandante Regionale Abruzzo, Generale di Brigata Germano Caramignoli, e del Comandante Provinciale di Teramo, Colonnello Fabrizio Chirico, ha visto la partecipazione di numerose Autorità civili, religiose e militari, nonché di alcuni familiari del decorato.
L’importante evento è stato caratterizzato dall’intervento tenuto dal Comandante Regionale, alla presenza delle signore Franca e Cristiana Meloni, nipoti del decorato nonché madrine della cerimonia. L’alto Ufficiale ha rievocato le gesta del Maggiore Giuseppe Meloni, insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
“““Seguito da tre guardie riusciva a catturare otto avversari. Subentrato all’Ufficiale ferito nel comando di una sezione mitragliatrici, la dirigeva con perizia ed efficacia traendone il massimo rendimento e concorrendo in tal modo a mantenere la posizione riconquistata.
Monte Sei Busi, Alture di Vermegliano (Carso), 22-24 luglio 1915.”””
Dopo il suggestivo rituale dell’Alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale, la cerimonia è culminata con il solenne momento della scopertura di una targa commemorativa da parte delle madrine, accompagnate dal Comandante Regionale Abruzzo, dal Prefetto della Provincia di Teramo, Dottor Fabrizio Stelo, dal Comandante Provinciale di Teramo, dal Sindaco della Città di Giulianova, Jwan Costantini, e dal Comandante della Compagnia di Giulianova, Capitano Domenico Massimiliano Cerra.
Successivamente, il Vicario Foraneo di Giulianova – Diocesi di Teramo-Atri, Don Enzo Manes, ha proceduto alla benedizione del manufatto marmoreo, riportante la motivazione della citata decorazione al valor militare.
In ragione dell’eroica partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, al Maggiore M.B.V.M. Giuseppe Meloni, su proposta del Colonnello Fabrizio Chirico, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Teramo, in concomitanza con l’odierna cerimonia è stata conferita la Cittadinanza Onoraria della Città di Vittorio Veneto (TV), per la quale le nipoti dell’Ufficiale decorato hanno ricevuto il relativo atto di concessione, unitamente alla determina di intitolazione della Caserma di Giulianova all’illustre nonno.
Nato il 19 marzo 1881 a Mosciano Sant’Angelo (TE), Giuseppe Meloni si è arruolato nel Corpo all’età di 19 anni quale «Allievo Guardia di Finanza di terra».
In servizio a Salò (BS), a Sondrio e poi a Milano, dopo soli 7 anni dall’ingresso nel Corpo frequenta il «Corso Allievi Brigadieri» a Caserta, all’esito del quale presterà servizio a Venezia e a Bari.
Il 24 maggio 1915 viene assegnato al 10° Battaglione Mobilitato in territorio di guerra e, dopo le eroiche imprese che gli sono valse la decorazione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare, è stato promosso al ruolo Ufficiali col grado di Sottotenente all’età di 35 anni.
Al termine del conflitto bellico, comanderà le Tenenze di Lecce e di Macerata.
Da Capitano presterà servizio a Venezia, ancora a Sondrio e infine ad Ancona, dove sarà collocato in congedo col grado di Maggiore il 12 giugno 1940.
Nella sua lunga e luminosa carriera militare ha meritato di ricoprire tutti i ruoli – Finanziere, Sottufficiale e Ufficiale – ottenendo lusinghieri riconoscimenti: la menzionata Medaglia di Bronzo al Valor Militare, la Croce al Merito di Guerra, la Medaglia Commemorativa della Guerra 1915-1918, la Medaglia Commemorativa dell’Unità d’Italia e la Medaglia Interalleata della Vittoria.
Nella vita privata, Giuseppe Meloni contrae matrimonio nel 1916 con Edvige Martimucci, con la quale avrà due figli, Alessandrino, padre delle madrine della cerimonia di intitolazione a Giulianova, e Francesco.
Dal canto suo, Alessandrino Meloni prende parte alla Seconda Guerra Mondiale quale Ufficiale dell’Esercito. Catturato dalle Forze Armate tedesche nel 1943, è stato rimpatriato dopo 8 mesi di prigionia.
Solenni momenti come la cerimonia di intitolazione della Caserma della Compagnia di Giulianova ricordano a tutti, ancora una volta, il sacrificio di tanti Finanzieri che, nel corso dei 250 anni di storia del Corpo, hanno servito fedelmente la Patria, finanche a costo della propria vita per un ideale più grande di libertà, di giustizia e di legalità, nel quale hanno sempre intimamente e fermamente creduto.
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