Il Coordinatore cittadino di Forza Italia si chiede dove sia finito il bando da 1milione 700 mila euro per l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare in Adi e Sad
PESCARA – “Forza Italia chiede chiarimenti alla ‘illuminata’ giunta Alessandrini”. Dichiara il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, tornato a riaccendere i riflettori sulla mancata pubblicazione del bando di gara inerente l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare in Adi e Sad.
“Appena un mese fa – ha ricordato il Coordinatore Cerolini – abbiamo assistito e partecipato alla protesta in piazza Italia di una minima parte di quelle 150 famiglie che, dal 16 gennaio scorso, si erano viste tagliare i servizi di assistenza domiciliare: per una sessantina di nuclei il servizio era stato completamente cancellato, per circa 90 persone era stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. In realtà quel taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi.
In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto avesse previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese.
Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Ho denunciato – ha detto il Coordinatore Cerolini – che ciascun utente si sarebbe visto ridurre in maniera drastica le ore di assistenza, con la disperazione di tutti quegli anziani non si possono permettere l’eventuale ricorso a privati e che oggi versano in condizioni di abbandono.
L’assessore Diodati lo scorso autunno mi ha smentito: a inizio anno si è invece avverato ciò che era scritto nei documenti approvati dal sindaco Alessandrini. Va chiarito che il taglio era facilmente evitabile: bastava fare scelte politiche sensate, rinunciando a concertini, festarelle e cotillon, come ai concerti di Capodanno per 50mila euro di spesa, o ai 12mila euro sperperati per il Festival delle Letterature o ai 35 mila euro buttati dalla finestra per il Future Fest, e bastava dirottare quelle somme disponibili in cassa a favore di chi ne aveva più bisogno. Pressato dalla protesta delle famiglie e degli operatori, l’assessore Diodati ha promesso che, nelle more della nuova gara per 1milione 700mila euro, avrebbe comunque garantito un ripristino del servizio domiciliare a favore di chi ne era stato privato.
Dal primo febbraio è stato riaffidato il servizio per appena due mesi, ovvero sino al 31 marzo, con la garanzia dell’assessore Diodati che già a fine gennaio sarebbe stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento del servizio per un anno, al costo di 1milione 700mila euro: è trascorso un mese da quella promessa, siamo arrivati a fine febbraio, e del bando di gara non abbiamo visto ombra.
Non un avviso sull’albo pretorio, non una comunicazione ufficiale, non una nota alle famiglie che già stanno vivendo ore di fibrillazione. Nel frattempo è stata stilata la graduatoria di coloro che hanno necessità del servizio di assistenza domiciliare (Sad), ovvero 284 persone, che a oggi non sanno cosa accadrà a partire dal primo aprile. All’assessore Diodati e al sindaco Alessandrini chiediamo perché si sia impantanata la procedura di pubblicazione della gara, perché non è più partita, ben sapendo che ogni giorno di ritardo peserà sulle spalle di 300 persone che vivono una condizione di disagio drammatica.
Peraltro – ha ricordato il Coordinatore Cerolini – l’assessore sa che, non avendo espletato le procedure per tempo, sarà costretto a prorogare l’attuale servizio provvisorio, ma a questo punto ci chiediamo con quali risorse lo farà e a quali condizioni, perché è evidente che una proroga significherà di nuovo il taglio del servizio per molti utenti. A fronte dell’immobilismo della giunta, nelle prossime settimane Forza Italia organizzerà un momento di confronto pubblico per accendere i riflettori sulla problematica”.