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Cerolini: Piazza Garibaldi trasformata in una grande, enorme e vergognosa ‘tendopoli’

da Redazione

Tendopoli piazza Garibaldi 1 - area sudIl Coordinatore cittadino FI  critica l’allestimento di tendoni per il ‘Pescara Vecchia Wine Festival’ 

PESCARA – “Piazza Garibaldi trasformata in una grande, enorme e vergognosa ‘tendopoli’. Da ieri enormi tendoni bianchi, stile sagra di paese, hanno occupato l’intera superficie, a Porta Nuova, lasciando a malapena libero lo spazio del monumento dedicato alle Forze Armate e ai Caduti, sede di tutte le cerimonie istituzionali, monumento, però, anch’esso cancellato dall’orizzonte, e coprendo le vetrine dei negozi, letteralmente sotto assedio. Quattro quinti dell’area è completamente inaccessibile, salvo partecipare alla ‘sagra del vino’ promossa a servizio della movida del centro storico dalla giunta Alessandrini e da alcuni operatori della zona. Un’iniziativa che mira, a dir loro, a ‘rivitalizzare la zona’, ma che in realtà, fatti salvi gli incassi degli organizzatori, nulla lascia alla promozione culturale del quartiere, ma, anzi, deturpa e cancella i suoi simboli”. La critica è arrivata dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, raggiunto dalla protesta degli operatori commerciali e dei cittadini che abitualmente frequentano piazza Garibaldi.
“Di fatto da ieri la piazza non c’è più, c’è solo una tendopoli – ha constatato in mattinata il Coordinatore Cerolini -. Il Comune ha autorizzato il Consorzio Pescara Vecchia a svolgere il ‘Pescara Vecchia WTendopoli piazza Garibaldi 1 - dall'incrocio con corso Manthonèine Festival’, sulla carta una festa del vino novello e di qualità, nella sostanza, una distesa di panche e sedute da sagra, posizionate sotto i tendoni, per bere e mangiare. Fin qui, ovvero sino alla decisione di autorizzare l’evento, nulla di strano: si tratta di una scelta politica, opinabile, condivisibile o meno, ma pur sempre una scelta. Assurde sono però le modalità con cui si è consentito di organizzare l’evento: innanzitutto, trattandosi di una manifestazione prettamente serale-notturna, ovvero dalle 18 alle 2 della notte, non c’era alcun bisogno di autorizzare l’installazione di una tendopoli perenne, che ha occupato tutta la piazza per quattro intere giornate, piuttosto avrebbe dovuto consentire solo strutture removibili di giorno. Se non ci fossero panche, sedie, botti e distributori di bevande, un passante potrebbe pensare di essere di fronte a un accampamento di senzatetto. In secondo luogo, sulla determina dirigenziale di autorizzazione, è previsto il rilascio obbligatorio di un corridoio di almeno 3,5 metri di larghezza per garantire l’eventuale accesso di mezzi di soccorso, a servizio non solo dei frequentatori della sagra, ma anche di chi in piazza ci lavora o abita: basta un sopralluogo sul posto per verificare che non c’è alcun corridoio di passaggio tra i tendoni, ma la Tendopoli piazza Garibaldi con guardiania di extracomunitaripiazza è semplicemente ‘occupata’. Infine, sempre nella stessa determina, si prescrive che ‘l’occupazione deve comunque garantire la visibilità agli esercizi di vicinato esistenti’, e anche in questo caso la disposizione è stata disattesa: chi transita sul marciapiede lato monte, visto che quello della piazza è completamente inaccessibile, non riesce in alcun modo a intravedere se i negozi alle spalle della tendopoli sono aperti o meno, visto che le tende sono più alte delle vetrine. In altre parole, stamattina i commercianti della zona potevano anche non aprire le proprie attività. E questo senza parlare dei cittadini, pensionati, nonni con i bambini, signore, che frequentano abitualmente la piazza, e che oggi hanno dovuto rinunciare visto che, se si siedono dinanzi a una delle panchine lasciate all’esterno delle tende, invece della ‘passeggiata’ ammirano una tenda bianca sbattuta dinanzi alla faccia. Ma soprattutto – ha sottolineato il Coordinatore Cerolini – trovo vergognoso che una pubblica amministrazione abbia consentito di trasformare la piazza delle Istituzioni, dove ancora campeggiano le corone portate il 4 novembre, in occasione della festa delle Forze Armate, in un luogo da sagra, con l’assedio del monumento stesso, una scelta, quest’ultima, inaccettabile da parte della giunta Alessandrini. Pescara ha la fortuna di avere mille luoghi e piazze a disposizione, bastava spostare l’evento di qualche metro, in piazza Vittoria Colonna, molto più ampia, posta dinanzi alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, acusticamente anche sufficientemente lontana da attività commerciali e abitazioni, e l’evento avrebbe assunto un aspetto molto meno ‘sacrilego’ e fastidioso rispetto ai luoghi simbolo della città. A questo punto, per garantire il ripristino di un minimo di decoro della piazza, chiediamo l’immediata rimozione dei tendoni: viste le temperature miti del periodo di San Martino, e l’assenza di piogge, l’evento non ha infatti bisogno di coperture, ma può tranquillamente svolgersi all’aperto, lasciando solo panche e sedie, che a sera, finita la manifestazione, sono facilmente removibili, in modo da garantire la libera fruizione della piazza nelle ore diurne da parte di tutti, da restituire visibilità ai negozi della zona, e il rispetto del monumento. Fra l’altro si chiede agli uffici comunali la verifica del rispetto delle prescrizioni riportate nella determina dirigenziale di autorizzazione, e si chiede anche quale sia il ruolo, all’interno dell’evento, dei ragazzi extracomunitari che stamani sostenevano di essere a presidio-guardianìa della tendopoli, impedendo a chiunque di avvicinarsi, ovvero si chiede di sapere se sono dotati di regolare contratto di lavoro e libretto sanitario. Infine, per gli eventi futuri dal sapore di sagra, si chiede al sindaco Alessandrini di individuare siti più idonei, al fine di non offendere la dignità istituzionale dei nostri monumenti, simbolo dello Stato e della nostra storia nazionale”.

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