PESCARA – Il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini nella seguente nota sottolinea il caso dei senzatetto esposti ‘in vetrina’ a Pescara .Infatti dallo scorso 28 dicembre l’assessore Allegrino avrebbe sistemato alcuni clochard in un suo locale in via Italica, situato sotto un condominio, al pianterreno, letteralmente esposti al pubblico, senza alcuna forma di tutela della privacy o della stessa dignità umana . Se ne sono accorti i residenti della stessa palazzina e degli edifici tutt’attorno che, affacciati alle finestre, si sono ritrovati dinanzi a persone che si spogliavano per indossare il pigiama e per mettersi a letto a dormire.
“Nella gestione dei cosiddetti senzatetto occorrono riservatezza, competenza e soprattutto rispetto – ha detto il Coordinatore Cerolini -. In quella categoria, oggi, purtroppo, non ci sono più solo ‘girovaghi’ che per scelta hanno deciso di vivere in strada, dormendo sotto le stelle, ma ci ritroviamo anche anziani che non ce la fanno a tirare avanti con la pensione e si lasciano andare alla disperazione, ci ritroviamo padri di famiglia che, magari dopo un divorzio, si ritrovano in ginocchio.
Ci ritroviamo esseri umani, ciascuno con una propria storia e un vissuto che richiedono attenzione da parte di chi deve, in qualche modo, dare loro un supporto e questa attenzione è invece venuta drammaticamente meno da parte della giunta Alessandrini. Come sempre a dicembre anche a Pescara è arrivata la prevedibilissima emergenza freddo e come sempre la giunta Alessandrini si è fatta ritrovare impreparata, anzi peggio, visto che quest’anno non ha neanche attivato le convenzioni con gli alberghi per garantire un riparo notturno a chi una casa non ce l’ha più.
Ma sia chiaro che non è venuta meno la collaborazione delle strutture alberghiere, è piuttosto che alcune di esse si ritrovano ancora a ospitare le famiglie sfrattate da via Lago di Borgiano lo scorso luglio, e che ancora oggi, dopo sei mesi, vivono come sfollati. E allora, per evitare le polemiche più che le tragedie, l’assessore Allegrino ha pensato di sistemare i senzatetto all’interno di un proprio locale nella centralissima via Italica.
Peccato che si tratti di un ex negozio, quindi un locale dotato di vetrine esposte sulla strada, dinanzi ad altri negozi e a due passi da diverse scuole e che nessuno si sia preoccupato di coprire con dei tendaggi quelle vetrine. Il risultato è stato inaccettabile – ha detto ancora il Coordinatore Cerolini -: i poveri clochard ospitati in quello spazio si sono ritrovati a dormire in ‘vetrina’, esposti al pubblico sguardo, costretti a essere guardati dai passanti o dai residenti dei palazzi dirimpettai, proprio loro che scelgono l’invisibilità, senza alcun rispetto per la propria dignità e il loro diritto alla riservatezza.
Ovviamente tale grave disservizio non può passare sotto silenzio:
invierò il ‘caso’, con tutta la documentazione fotografica annessa, all’attenzione della Commissione Vigilanza chiedendo di valutare la vicenda con la convocazione dell’assessore Allegrino e dell’Ufficio Politiche sociali. Ora vogliamo sapere ufficialmente perché il Comune non ha rinnovato le convenzioni con gli alberghi cittadini per ospitare i senzatetto, perché hanno trasformato l’arrivo dell’inverno, ovvero un’ovvietà, in emergenza, e soprattutto se il locale messo a disposizione dall’assessore Allegrino fosse o meno dotato di tutti i criteri di igiene, decoro e sicurezza richiesti per l’accoglienza dei clochard, ovvero se fosse dotato dei certificati di agibilità necessari per la destinazione di quello spazio a dormitorio notturno, prevedendo anche la separazione tra reparto uomini e quello donne.
In più chiediamo alla Commissione Vigilanza di verificare anche l’agibilità della struttura intitolata a Monsignor Britti, anch’essa utilizzata come dormitorio per senzatetto. Ovvero, quella che è nata come struttura polivalente per ospitare iniziative di intrattenimento, può oggi essere adibita a dormitorio, risponde a tutti i criteri di sicurezza che, ad esempio, sono presenti nel dormitorio della Caritas in via Alento? Ovviamente non ci aspettiamo che gli assessori delegati ci vengano a dire che, dinanzi all’emergenza, tutto è consentito, perché l’inverno non è un’emergenza, né tantomeno è un evento inaspettato”.