Ha proseguito il sindaco:
0ggi si creano le condizioni per sistemare un’area di importanza strategica e prospettica pari a quella delle aree di risulta dell’ex stazione, a chiusura di un percorso intrapreso con convinzione tre anni fa. Tre le amministrazioni oggi presenti al Tavolo che sono state, sono e continueranno a essere convinte della volontà di restituire dignità all’area dell’ex Cofa, realizzando la prospettiva di
crescita di quello spazio cittadino contraddistinto da incredibili potenzialità di carattere turistico, ricettivo e commerciale. La comune volontà dei nostri Enti di implementare un importante volano di sviluppo nell’area portuale ha trovato la propria sintesi alla fine del mese di settembre 2011, quando abbiamo predisposto il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi, rispondendo così alle istanze dei nostri territori e del nostro mondo imprenditoriale, di restituire al pieno utilizzo della collettività un’area che è una perla per la città. E tale obiettivo era contenuto nel programma di governo del sindaco Albore Mascia: già nel 2009, una volta vinte le elezioni, abbiamo compreso l’importanza di quell’area e abbiamo individuato l’occasione di ricreare a Pescara un modello stile Barcellona in cui il porto turistico è perfettamente incastonato nella città. Oggi invece l’ex Cofa rappresenta in qualche modo un momento di cesura tra chi usufruisce del porto turistico e il resto della città, mentre a Barcellona il porto turistico stesso è perfettamente metabolizzato dal territorio e dalla cittadinanza. Era un nostro obiettivo come nuovo Governo cittadino quello di superare le divisioni, i problemi, le polemiche circa la destinazione di quest’area così preziosa per la crescita di Pescara, polemiche che spesso vanno a detrimento dell’interesse pubblico. E l’impegno dell’amministrazione comunale non si è fermato qui, perché dopo poco vi è stata l’adozione di un ulteriore tassello amministrativo-urbanistico indispensabile, ossia l’adozione del Piano Particolareggiato 2 in conformità con il vigente Piano regolatore generale, uno strumento che la nostra città attendeva da decenni per riprogettare un bacino strategico che comprende le aree golenali, le superfici ricadenti in via Andrea Doria e nelle ex aree di Properzio. In altre parole abbiamo progettato il futuro Waterfront di Pescara, scegliendo di realizzate opere concrete. Su tali superfici – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – abbiamo previsto la realizzazione di un ‘centro integrato’ a carattere ricreativo-turistico, capace di accogliere soprattutto strutture ricettive, dell’intrattenimento e della ristorazione, commerciali specializzate, strutture congressuali visto che a Pescara non abbiamo neanche un luogo in cui accogliere un meeting, e strutture alberghiere, nell’ottica di una valorizzazione del Porto turistico per aprirlo ulteriormente alla città, nel pieno rispetto delle peculiarità ambientali, e delle sue centenarie tradizioni marinare. Su questo aspetto abbiamo purtroppo un problema che non ci fa dormire la notte, nelle ultime ore abbiamo avuto rassicurazioni, ma per ora scegliamo la strada della cautela. L’impatto benefico di questa nuova progettazione urbanistica investirà i più diversi ambiti, perché oltre a rilanciare il territorio dal punto di vista dello sviluppo economico, consentirà di assistere a un ricongiungimento reale tra la riviera nord e quella sud, e al tempo stesso assisteremo all’integrazione del sistema del verde cittadino, in quanto, grazie alla riqualificazione delle aree portuali e a quella della riviera sud, tuttora in corso, verrà creata un’area di omogeneità nel quartiere di Porta Nuova che porterà a una significativa diffusione delle aree verdi e al ricongiungimento delle stesse con la Riserva naturale dannunziana. Non per ultimo verrà valorizzata anche la mobilità sostenibile, con lo sviluppo delle piste ciclabili lungo gli argini golenali, all’interno dell’area ex Di Properzio e nella fascia boscata con vegetazione spontanea, ricordando che già oggi Pescara può vantare una rete di 12 chilometri di pista ciclabile. La serietà dell’impegno assunto oggi è dimostrato e certificato dalla previsione dell’articolo 9 del Protocollo d’intesa che prevede la conclusione di tutte le attività previste entro sei mesi dalla sottoscrizione odierna, così da consentire poi alla Camera di Commercio di procedere alla realizzazione degli interventi programmati. Sicuramente l’iniziativa odierna rappresenta il contributo migliore che le Istituzioni locali e le forze imprenditoriali possono dare agli sforzi collettivi per superare le difficoltà del paese.
I tre Enti hanno quindi sottoscritto il Protocollo d’intesa nel quale si stabilisce che, all’interno dell’area, dovranno trovare posto ‘un’area espositiva permanente destinata a diventare punto di incontro tra le attività produttive e il pubblico attraverso la realizzazione di nuove opere e servizi e l’accorpamento e l’integrazione di quelli esistenti per l’organizzazione di mostre, convegni, conferenze, proiezioni e congressi; un’area dedicata ai servizi, pubblici e privati, per l’accoglienza e la ristorazione con esercizi come alberghi, pensioni, ostelli, ristoranti, edifici per il culto, la cultura, lo spettacolo, il tempo libero, lo sport; un’area commerciale per esercizi commerciali al dettaglio, botteghe, attività come banche, istituti di assicurazione, agenzie turistiche e di viaggio, negozi specializzati e collegati al mondo marino’. Il prezzo di vendita, con riferimento alla relazione di stima redatta dall’Agenzia del Territorio, è pari a 11milioni 830mila euro. E ancora nell’accordo è previsto che ‘il Comune di Pescara provvederà a portare all’attenzione dell’Organo competente un atto di pianificazione di dettaglio secondo le destinazioni già previste dal Piano regolatore, anche per la sola area ex Cofa ove ne risulti conveniente uno stralcio. E tutte le azioni contenute nel Protocollo dovranno essere definite nel loro procedimento entro sei mesi dalla sottoscrizione odierna’.
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