La macchia avvistata la scorsa notte dall’equipaggio della nave di stoccaggio Alba Marina, nei pressi del campo petrolifero Rospo Mare.La situazione sarebbe sotto controllo
PESCARA – La scorsa notte una macchia di idrocarburi è stata avvistata dall’equipaggio della nave di stoccaggio Alba Marina ,al largo delle coste fra Abruzzo e Molise, in corrispondenza del campo petrolifero offshore di Rospo Mare, situato nel mare Adriatico a circa 12 miglia dal porto di Termoli. La Edison in una nota precisa che presso il campo sono state “avviate le procedure di emergenza” con mezzi anti inquinamento a mare e aerei in azione e che tutte le operazioni avvengono in coordinamento con le autorità competenti.
“L’intero campo è sorvegliato da un sistema di telecontrollo a terra nella base di Santo Stefano da cui è possibile arrestare la produzione in qualsiasi momento – precisa ancora la Edison – Sono previsti sia arresti d’urgenza che sigillano il giacimento sul fondo del mare sia l’attivazione delle pompe antiincendio su tutto l’impianto in caso di fuoriuscita di gas. Lo stesso sistema di arresto è presente sulle piattaforme. L’intervento di emergenza è possibile anche dalla Fso Alba Marina. Il campo è inoltre fornito di tutte le dotazioni di sicurezza previste dal codice della navigazione e dalle leggi minerarie”.
Per la Capitaneria di Porto di Pescara, che sta monitorando la zona, sembra che l’emergenza sia rientrata in quanto dopo che è scattato l’allarme sono stati chiusi i pozzi di estrazione dalla società Edison. La capitaneria inoltre rende noto che sono ora al lavoro motovedette e sommozzatori per poter controllare che non vi siano danni al fondale marino. Controlli sono anche in corso via aerea con un elicottero.
Il sindaco di Vasto Luciano Antonio Lapenna, messo subito al corrente dalla locale Capitaneria di Porto della presenza della chiazza di idrocarburi ,stimata in circa mille litri, ha dichiarato
“Stiamo monitorando la situazione, chiedendo aggiornamenti continui ed in tempo reale dalla Capitaneria di Porto. Insomma, stiamo facendo il possibile affinchè la situazione resti sotto controllo”.
Nelle operazioni è impegnata anche la Capitaneria di Porto di Termoli.
“Al momento la situazione è sotto controllo – ha aggiunto il Sindaco Lapenna – si sta facendo tutto il possibile per impedire al greggio di essere trascinato al largo della costa.”
Molto preoccupato sembra il Presidente della Provincia di Chieti , Enrico Di Giuseppantonio che si interroga sul perché proseguire con la petrolizzazione dell’Adriatico.Questo il suo commento:
la perdita di petrolio che ha interessato la piattaforma Rospo Mare al largo di Abruzzo e Molise mi preoccupa non poco perché mette in serio pericolo ambientale uno degli angoli più suggestivi e incontaminati di tutta la riviera adriatica.Mi auguro sinceramente che il lavoro di monitoraggio e di contenimento in atto dalla Guardia Costiera e dai tecnici fughi ogni seppur minima minaccia per un territorio che non può permettersi di pagare le conseguenze negative di questo sciagurato episodio, sia in termini di tutela di un ambiente incontaminato sia per non arrecare seri danni all’industria turistica abruzzese e molisana in un momento di per se critico per l’economia.
A questo punto – conclude il Presidente Di Giuseppantonio – la Edison informi con tempestività ed esattezza i cittadini e le istituzioni abruzzesi. Personalmente mi chiedo perché proseguire con la petrolizzazione dell’Adriatico e non posso far altro che confermare in modo forte e chiaro il no ufficiale espresso dalla Provincia di Chieti alla petrolizzazione dell’Adriatico: voglio ricordare che da tempo portiamo avanti un attento lavoro di concertazione con le associazioni ambientaliste del territorio provinciale, grazie anche alla collaborazione del Consigliere delegato alle attività petrolifere Franco Moroni.
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