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Chiesto l’invito al Quirinale per l’ex internato Giovanni Paolone

da Redazione

In occasione del Giorno della Memoria il ricercatore degli IMI Walter De Berardinis chiede la consegna della Medaglia d’Onore a Roma

walter de berardinis e giovanni paolonePENNA SANT’ANDREA – La legge del 27 dicembre 2006, n. 296, ha previsto la concessione di una medaglia d’onore (coniate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale.

Ogni 27 gennaio, le cerimonie pubbliche, si svolgono in tutte le prefetture italiane per la consegna della medaglia ed anche al Quirinale viene organizzata la manifestazione nazionale. Il ricercatore storico degli IMI-Internati Militari Italiani della provincia di Teramo, Walter De Berardinis, ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica per chiedere di ricevere l’ex soldato ed ex internato, Giovanni Paolone, oggi centenario e in buona salute, il prossimo 27 gennaio a Roma.

Nativo di Cermignano (24 giugno 1922), oggi vive con il figlio Domenico nella Contrada Castellaro di Penna Sant’Andrea. Il 2 febbraio 1942, dopo che già tre fratelli (erano 7 figli) erano al fronte, parte in guerra con il 73° reggimento fanteria “Lombardia” a Trieste e successivamente, dopo aver frequentato il corso di armaiolo, distaccato al 52° reggimento fanteria nell’area al confine orientale con il CLVII battaglione mitraglieri “Novara” – 2° Divisione di fanteria “Sforzesca” (dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia, Fola, Sesana, Villa del Nevoso lungo la linea di confine italo-jugoslavo). Dopo le vicende dell’8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi a Trieste e internato nello Stammlager II-D a Stargard, in Pomerania in territorio polacco vicino alla città di Stettino. Durante la sua prigionia, con il numero 101-306, fatta di duro lavoro nei campi e fabbriche, vide arrivare anche prigionieri canadesi e americani catturati sul fronte occidentale.

La salvezza arrivò l’11 aprile 1945, quando le truppe americane aprirono i cancelli del lager e fu rimpatriato solo nell’estate dello stesso anno. Aveva passato due anni in un lager nazista. Prima della pandemia, spesso e volentieri, era ospite delle scolaresche della sua zona di residenza per partecipare al “Giorno della Memoria”. Lo scorso 23 luglio, al compimento dei 100 anni, durante la festa ha ricevuto dal Comando Militare Esercito Abruzzo e Molise il riconoscimento delle campagne di guerra (legge 390 del 1950) e fregiarsi della medaglia commemorativa della Guerra di Liberazione con relativo diploma. Nello stesso giorno della festa, alla presenza del Sindaco di Penna Sant’Andrea Severino Serrani, l’ex internato aveva ricevuto gli auguri scritti dalla senatrice Liliana Segre, dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, dal Comando regionale, dall’Ambasciata Tedesca in Italia e dall’ANEI-Associazione Nazionale Ex Internati di Teramo che gli aveva conferito la tessera ad honorem. Il ricercatore storico e la famiglia si augurano che il Presidente Sergio Mattarella e il cerimoniere del Quirinale accolgano la loro richiesta.

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