La manifestazione conclusiva del ciclo di seminari formativi per le scuole superiori della provincia si è tenuta ieri presso il Teatro Auditorium Supercinema di Chieti
CHIETI – Nell’ambito del programma istituzionale delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si è svolta a Chieti la manifestazione conclusiva del ciclo di seminari di studio, il cui svolgimento è stato coordinato dal Prof. Stefano Trinchese d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale diretto dal Dott. Sandro Liberatore.
L’intenso programma,attraverso l’approfondimento di tematiche storiche, diversificate e specifiche, ha previsto una speciale attenzione alla promozione della formazione delle giovani generazioni attraverso un ciclo seminariale itinerante che ha inteso coinvolgere le Scuole superiori della provincia . L’obiettivo prefisso era quello di contribuire a fornire strumenti di conoscenza e di riflessione, per responsabilizzare ed informare i giovani sui vari aspetti e risvolti del periodo storico che ha accompagnato la nascita della nostra Nazione. I relatori dei seminari di studio sono stati individuati tra personalità del mondo giuridico e accademico.
Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ieri mattina ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale alla manifestazione “1861: Nasce l’Italia”, in programma presso il Teatro Auditorium Supercinema di Chieti ed ha rintuzzato le critiche rivolte alla sua Amministrazione sulle presunte mancate celebrazioni a Chieti del 150º dell’Unità d’Italia.
Ha detto il sindaco:
le polemiche rivolte all’Amministrazione sulle presunte mancate celebrazioni a Chieti del 150º dell’Unità d’Italia non meritano attenzioni; attenzioni che, invece, vanno rivolte alle cose vere che sono le nostra nazione e la nostra Patria.
Ringrazio il Prefetto di Chieti, dott. Vincenzo Greco, per le parole di solidarietà che ha voluto rivolgere a me ed alla mia Amministrazione e gli confermo la mia volontà di non rispondere a simili provocazioni che lasciano solo il tempo che trovano.
Credo sia importantissimo il percorso voluto in questi mesi proprio dal Prefetto di Chieti dove senza retorica, ma cercando di capire ed offrendo a ciascuno momenti di riflessione, tutti noi abbiamo potuto avvicinarci a questo 150º dell’Unità d’Italia non vivendolo come una data scritta sul calendario ma come ad un evento che fa riferimento alla passione, al cuore, all’idea ed alla ragione
Rileggendo il profilo di Cavour, Mazzini e Garibaldi, figure centrali del Risorgimento, ho ripercorso quel periodo importantissimo della nostra storia dove tra il 1859 ed il 1861 venne velocizzato il processo di unificazione dell’Italia, nonostante, allora, solo il 3,5% dei cittadini parlasse italiano.
Fu un processo di integrazione molto rapido, difficile da metabolizzare a quell’epoca, ma per fortuna che avvenne.
Oggi, dopo 150 anni dall’Unità d’Italia, per continuare a coniugare la razionalità di un evento storico con la passione di chi l’ha animato, è necessario lavorare senza sosta nell’opera di integrazione perché si possa passare dall’idea di Stato al concetto di Patria in un contesto più ampio, di respiro europeo.
Concludo il mio intervento dicendo, Buon compleanno Italia.