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Chieti, al Teatro Marrucino “Allegria … Pinocchio”

da Donatella Di Biase

Si tratta del quarto appuntamento con il cartellone del  Teatro Ragazzi curato da Stefano Angelucci Marino

CHIETI – Domenica 10 aprile,alle ore 17.00, a Chieti  presso il  Teatro Marrucino in Piazza Valignani, 7  andrà in scena “Allegria… Pinocchio”  nell’ambito del cartellone del Teatro Ragazzi curato da Stefano Angelucci Marino.

Quella di Pinocchio di Carlo Collodi è un favola universale che travalica i confini del tempo e dello spazio ed è considerata unanimemente una bellissima storia ricca di densi significati e di valori profondi: la versione del Teatro Blu di Varese mette in scena le avventure del burattino più famoso del mondo utilizzando le tecniche legate alla comicità del teatro d’attore ed al virtuosismo del mimo clown.
Sulla scena lo spettatore assisterà ad un dipanarsi di immagini suggestive, di momenti esilaranti in cui il riso si mescola alla poesia. È mezzogiorno, suona la campana e la scuola, nell’eco di urla e risa, rimane improvvisamente spazio vuoto. Il deserto e il disordine sono i testimoni di una mattina come tante ce ne sono.

Due bidelli, un poco stralunati, nel tentativo di fare pulizia e ripristinare un po’ d’ordine, si lasciano a poco a poco avvolgere dalle trame del gioco. Si travestono e si trasformano, si dimenticano e si ritrovano e raccontano. Raccontano la storia di un burattino, Pinocchio. Un Pinocchio un po’ allegro e un po’ triste, un po’ curioso e un po’ annoiato, qualche volta diffidente e spesso credulone, furbo e ingenuo, attento e svogliato… un po’ e un po’, tutto e il contrario di tutto.

“Allegria… Pinocchio” è un vortice misterioso, una strana miscela di sensazioni, un pulcino che esce da un uovo, un incontro, il desiderare un albero carico di zecchini d’ oro, il gioco delle marionette, il paese dei balocchi. I due bidelli si perdono nel vortice, cavalcano le trame di una storia e poi suona la campanella ed è l’ora del rientro.

Nello strano palcoscenico si alternano di volta in volta il salto di un ragazzo, una corsa nel silenzio, un urlo nel vuoto, un sorriso nascosto che rompono la monotona quotidianità di due bidelli confinati in una scuola qualsiasi in un qualsiasi tempo. E poi ancora un carnevale di piccoli, il velo della sposa, le scarpe della mamma, una maschera e tante lucine colorate e i bidelli-clown giocano a essere qualcun altro: un burattino, un gendarme, un mostro, un gatto e una volpe, una fata, un piccolo grillo, un’orca, un bambino.
con Roberto Carlos Gerbolés e Massimo Zatta

testo e regia: Silvia Priori
scene: Ines Capellari
costumi: Primavera Ferrari

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