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Chieti, al via la gestione mista per l’asilo nido “Il Riccio e la Volpe”

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L’asilo nido “Il Riccio e la Volpe” sarà gestito in via sperimentale da Comune e Cooperativa Leonardo di Avezzano

CHIETI – L’incontro ufficiale con la cooperativa che sarà partner del Comune nella gestione del nido Il Riccio e la volpe ci sarà domani, ma l’iter di questa forma sperimentale di collaborazione pubblico-privato, si è concluso oggi con le firme di rito da parte di Amministrazione e attività individuata a mezzo indagine di mercato. Un format voluto per vagliare la fattibilità dell’ipotesi varata dalla Giunta e condivisa con le parti sociali, finalizzata ad assicurare il prosieguo delle attività del nido e del tutto inedita per Chieti, dove gli asili nido operativi da parte comunale sono oggi due. Il soggetto individuato è la “Cooperativa Leonardo” di Avezzano, i tempi della ripartenza saranno brevissimi: questa settimana ci sarà l’accoglienza dei nuovi iscritti e l’11 settembre si andrà a regime. Operativo il Bambi, con la cooperativa “I piccoli passi”, già operativo.

“Siamo felici di essere riusciti a fare questo tentativo – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino e al Personale Enrico Raimondi – Per la prima volta sperimentiamo una gestione pubblico-privato, perché le operatrici del nido restano in carico al Comune e potranno continuare a esprimere l’esperienza e le competenze maturate in tanti anni in continuità, al contempo l’Ente, sgravato da tutti gli altri costi, avrà maggiore respiro e, importantissimo, manterrà il controllo e la valutazione, attraverso una specifica commissione sui nidi affidati, per garantire la qualità del servizio e la sicurezza dei bambini. La scelta che abbiamo fatto ha proprio questo come obiettivo: assicurare la continuità del Nido “il Riccio e La Volpe” di Via Amiterno, al fine di ridurre a massimo i costi per accogliere 36 bambini dalle 7,30 alle 17,00. Mantenerlo operativo era una chiara e irrinunciabile esigenza, a maggior ragione con un Comune che deve affrontare il dissesto non potevamo tagliare sui servizi, com’è accaduto in passato, nel 2018, quando chi ci ha preceduto ha deciso di chiudere i nidi e lasciare le famiglie di Chieti senza servizi e senza supporto. Quel tempo è cambiato, noi stiamo faticosamente garantendone l’apertura, insieme al diritto delle famiglie a vedere i propri figli accolti nei nidi, ne stiamo costruendo altri, come accadrà al Villaggio Mediterraneo, dove l’iter sta per diventare cantiere; stiamo ultimando nidi attesi da anni, come a piazza Carafa e abbiamo completato e aperto una struttura inaugurata più volte prima di noi, ma che solo con noi ha accolto i bambini, il nido Bambi di via Nicola Buracchio, oggi data in affidamento in concessione alla cooperativa “I piccoli passi” che ha peraltro proprio in questi giorni riavuto il servizio a fronte del nuovo bando fatto per la gestione. Si tratta di una sperimentazione, dunque ce la metteremo tutta per farla funzionare, che nasce dalla concertazione con i sindacati di tutti i passaggi, perché vogliamo che i lavoratori siano tutelati e le famiglie sostenute. Durerà un anno, il tempo necessario ad avere un orizzonte più ampio per studiarne il funzionamento e migliorare ciò che serve, nel frattempo questo nuovo inizio consente varie cose: resta a 36 il numero dei bambini accolti, 20 in base ai criteri Isee Comunali, il progetto educativo è quello comunale, le attività saranno condivise, la cooperativa co-gestrice potrà usare la struttura anche per altre attività nelle ore extra didattica. Una delle cose più importanti dell’offerta è il capitolo che di riferisce all’accreditamento dell’asilo, attraverso questa forma potremo arrivare all’accreditamento alla Regione, passando dall’autorizzazione all’esercizio vigente oggi. Si tratta di un passaggio importantissimo, perché potremo partecipare a progetti finanziati dalla Regione e vedere crescere il servizio, investendoci ulteriormente. Il servizio pubblico, inoltre, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del livello essenziale della prestazione (dati Sose) ovvero il 33% della popolazione ricompresa nella fascia di età 3-36 mesi che consente la possibilità di attingere a risorse statali per favorire così il potenziamento del numero dei bambini accolti, cosa su cui concentreremo impegno e attenzione.

Questi sono i fatti, in merito alle polemiche che qualcuno sta cercando di sollevare ad arte su questo tema che ci è stato caro sin dal primo giorno di governo, giova ricordare che chi grida in modo scomposto contro la nostra gestione è lo stesso che ha chiuso le porte di tutti i nidi comunali, cinque anni fa, lasciando aperta e in pessime condizioni, solo quella del nido “Il Riccio e la volpe”, la struttura che sopravviverà grazie al nostro impegno, a quello degli uffici a cui va il nostro ringraziamento e di quanti sono in grado di fare scelte e fatti su un fronte sensibilissimo, perché è quello che interessa le famiglie e i concittadini più vulnerabili, i bambini”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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