“Importante è il rapporto con l’università D’Annunzio che si sta instaurando – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – stiamo cercando di concretizzare un lavoro di tipo strategico. Il tema è di fondamentale importanza, quello della sicurezza, considerando gli eventi a cui quotidianamente stiamo assistendo attraverso gli organi di informazione che danno una percezione di insicurezza. Come amministrazione vogliamo avviare un dialogo con i cittadini, dialogo che faccia sintesi con la vita della pubblica amministrazione. Quindi appoggio in pieno l’attività del professor Canzano che svolge un lavoro che è molto utile per la collettività. La giornata che abbiamo scelto è quella del 23 gennaio. Tutta la fase organizzativa è curata ovviamente dal professor Canzano e dai suoi collaboratori. Questo esperimento cerchiamo di proporlo anche a livello nazionale attraverso l’Anci. È una cosa molto importante perché il tema della sicurezza è veramente molto sentito”.
L’Assemblea, aperta a tutti i cittadini e portatori d’interesse, vedrà la somministrazione di un sondaggio deliberativo teso ad informare, rilevare l’opinione e fornire risposte relativamente al problema sicurezza. Successivamente, seguirà confronto pubblico con l’amministrazione, gli operatori delle forze dell’ordine e i docenti e i ricercatori universitari. L’esito dei sondaggi verrà recepito dalle Istituzioni che potranno così elaborare misure idonee e strutturali in tema di sicurezza.
“Mi fa emozionare che per la prima volta in Italia si inizi a parlare di Assemblea Deliberativa – ha aggiunto Antonello Canzano – di esprimenti ce ne sono altri ma sotto altre forme e senza un apporto scientifico. Questo è un esempio di come concepire una città come un villaggio dal centro fino alla periferia. Il sondaggio in quanto tale serve a dimensionare l’ignoranza dei cittadini e approcciarli alla tematica facendo in modo che possano dare delle risposte. Il campione che viene preso per il sondaggio è assolutamente casuale. Questo tipo di sondaggio viene adottato in molte città dell’America del Nord e serve a capire quali misure si devono adottare. Questo tema si associa in modo quasi inestricabile con l’immigrazione all’interno di questo esperimento. In Italia la popolazione immigrata è dell’8% di quella totale e commette il 30% del totale dei reati”.
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