I lavori dureranno 120 giorni. Sindaco e Rispoli: “Il centro storico della città recupererà decoro e servizi”
CHIETI – Sono cominciati i lavori di riqualificazione della risalita Largo Moricorvo e Largo Cremonesi, aggiudicati alla ditta Edil Simoncini di Gallicano. Si tratta di un intervento da 239.000 euro dei 6 milioni previsti dai fondi POR FESR 2014/2020 Asse VII “Sviluppo urbano sostenibile”, teso a valorizzazione e migliorare la fruibilità dell’area che va dal parcheggio multipiano di via Papa Giovanni XXIII, a Piazza Umberto I, attraverso altre due piazze del centro storico. I lavori dureranno 120 giorni.
“Abbiamo riattivato un iter giacente da tempo, in modo da definire e rendere di nuovo operative tutte le procedure– così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli che stamane hanno compiuto un sopralluogo sul cantiere – Gli interventi sono importanti perché riqualificheranno una porzione di centro storico che fa da collegamento con il parcheggio Papa Giovanni XXIII, di cui stiamo promuovendo il massimo utilizzo possibile, al fine di dare una risposta concreta e immediata all’esigenza di parcheggi sentita dalla città. I lavori non solo renderanno più accessibile e sicuro il percorso pedonale fino a Piazza Umberto I, ma restituiranno decoro e bellezza a un itinerario storico, che passa nel cuore della città e che oggi è malmesso. Un itinerario anche turistico che è strategico, perché in cinque minuti, lasciando l’auto nella struttura di via Papa Giovanni, porta facilmente nel cuore del centro cittadino, sede di uffici e attività.
Il progetto prevede la sistemazione e la messa in posa della pavimentazione in porfido, sarà inoltre potenziata l’illuminazione sia lungo le strade, sia a ridosso del parcheggio multipiano, inclusa anche la passerella di collegamento che sarà anche messa in maggiore sicurezza. Sarà realizzata anche una nuova scala di collegamento da via Papa Giovanni XXIII-via Armellini al centro storico e riqualificate le scale di Salita Teatro San Ferdinando, eliminando così una consistente fetta di degrado e di abbandono che ha regnato in questa parte di città, che resta fra le più belle e storiche con i suoi vicoli, i palazzi e luoghi identitari per i quali abbiamo immaginato un futuro diverso dall’abbandono, attingendo ad altre risorse per la rigenerazione urbana”.