CHIETI – Il Comune di Chieti accanto a Libera, con il patrocinio alle diverse iniziative che ieri e oggi hanno animato la città per la XXVI Giornata dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a cura dell’associazione contro le mafie. Un evento nazionale che Libera celebra ogni anno per dare risalto alla lotta per la legalità e che si è acceso anche in città, grazie al presidio teatino dedicato ad Attilio Romanò, che lo ha reso possibile in sicurezza e in linea con i protocolli covid.
Ieri i nomi delle vite interrotte dalla mafia sono stati letti nei luoghi simbolo dei Tempietti Romani, del Centro Polifunzionale del Villaggio Celdit e nel Piccolo Teatro dello Scalo che hanno ospitato Istituzioni, associazioni, artisti e professionisti del mondo culturale per lanciare un segnale di impegno comune contro le mafie e per la promozione del bene comune.
Ieri sera nomi e volti sono stati impressi sulla facciata del Teatro Marrucino, nel cuore della città, per dare un contributo vivo alla campagna nazionale.
Stamane, invece, alla Villa Comunale, il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto con Gilda Pescara, del presidio cittadino di Libera e il consigliere comunale Paride Paci, hanno messo a dimora un leccio, divenuto, simbolicamente, l’albero di Attilio, l’imprenditore napoletano ucciso alla camorra per sbaglio di persona a 29 anni nel suo negozio.
“Abbiamo voluto che la presenza del Comune fosse chiara e forte accanto a Libera nella lotta per la legalità che da sempre l’associazione intraprende con le sue iniziative – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Chiara Zappalorto – ogni giorno portiamo avanti un lavoro a favore della comunità, che è attraversato dal valore della legalità nel rendere trasparente e utile l’azione amministrativa, nel risolvere i problemi e non farli divenire un costo per la cittadinanza, nel dare ascolto e risposte, perché nessuno resti indietro. Tutto questo sarebbe però vano se non ci fosse la memoria a ricordarci la rotta e questa giornata, con le ferite causate dalla morte di tanti uomini e donne innocenti, ha un valore emblematico, ci ricorda che abbiamo un cammino da fare insieme per portare avanti anche sogni e progetti di chi non c’è più.
Ci ricorda che non è possibile una vita migliore senza il rispetto delle regole e che dobbiamo impegnarci, ognuno per la propria parte, per arrivarci. Il leccio che abbiamo piantato servirà a questo, a costruire una nuova primavera, specie adesso, a sottolineare anche il nostro impegno per tutelare la città da chi commette reati. Contiamo di aggiungere tanti altri esemplari di alberi su tutto il nostro territorio e di chiamare i cittadini a condividere, insieme, una gestione partecipata del verde, dei parchi, della cosa pubblica, per dare alla nostra Chieti un nuovo futuro fatto di storia, di responsabilità, impegno e della valorizzazione del bene comune”.
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