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Chieti, alla Camera di Commercio conclusa la mostra personale di Roberta Papponetti

da Francesco Rapino

Roberta PapponettiCHIETI – Nella Bottega dell’Arte della Camera di Commercio di Chieti si è svolta con successo la mostra personale di Roberta Papponetti. La mostra, a partire dalla cerimonia di inaugurazione, ha registrato una grande partecipazione, ci sono stati infatti molti visitatori tra cui diversi curiosi e passanti. Il titolo della mostra è “Emozioni cromatiche – Antologica” ed ha percorso il presente ed il passato dell’attività pittorica dell’artista che ha avuto inizio nel 1990 con il “Dopolavoro Ferroviario”. Sono state esposte una trentina di opere. I temi principali dell’artista sono il mare, il paesaggio cittadino, i paesaggi campestri, ultimamente si sta dedicando ai temi sociali come la famiglia. I tratti caratteristici delle opere sono costituiti dal colore con toni tenui da cui prende il nome la mostra (“Emozioni cromatiche”). Malgrado la sua giovane età l’artista vanta un curriculum ricco ed importante caratterizzato da selezioni a bandi di concorso a livello nazionale ed internazionale che le danno lustro. Ha avuto delle esposizioni in Musei importanti come il Mueso Ignazio Cerio di Capri e la Galleria delle Cornici di Venezia. Inoltre ha partecipato alla Villa Fondi a Sorrento, alla Biennale di Palermo, a L’Ercole di Brindisi e alla Trienale Internazionale di Arte Moderna, inoltre con le sue opere sarà presente nell’ambito delle iniziative collaterali al Festival di Sanremo. L’elemento principale dei suoi dipinti è il Trabocco, sospeso tra cielo e mare come a sfidare entrambi in un labirinto di pali e passerelle. Alla base della sua opera c’è sempre la ricerca.

“In questa seconda navigazione della coscienza – ha scritto il critico Massimo Pasqualone a proposito della personale – l’artista Roberta Papponetti consolida quanto abbiamo già in precedenza affermato: la sua cifra stilistica è infatti caratterizzata da una continua ricerca zetetica ed ermeneutica, alla luce dell’insegnamento socratico-platonico secondo cui una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta. Fin dall’inizio dell’attività pittorica, ed ora con questi rinnovati percorsi, la pittrice ha ricercato, attraverso esplosioni cromatiche di notevole valenza, la strada più adeguata per estroiettare sulla tela, a volte sul vetro o legno, le emozioni, i sentimenti, oppure le delusioni, le gioie e finanche le speranze, che ogni artista sa, in modo così delicato, manifestare. Tornano allora i temi consueti della sua produzione, ma si manifestano anche nuovi interessi per le tematiche sociali, per l’informale e l’astratto, mai dimentica del figurativo e del paesaggio per cui tanti premi e consensi ha meritato. Non dunque una risoluta novità, ma un prosieguo di questo cammino verso lidi affascinanti e verso decisi confronti con l’alterità”.

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