Sì del Consiglio al piano di riequilibrio. Febo: “Una scelta obbligata per restituire alla città una rotta e un futuro migliore”
CHIETI – Sì del Consiglio comunale al piano di riequilibrio pluriennale, durante la lunga seduta dell’assise pubblica, approvati anche i provvedimenti relativi agli asili nido, all’Imposta municipale propria, all’alienazione dei beni immobili comunali e al regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria e occupazione delle aree e spazi pubblici. Per quanto riguarda il piano, sono stati 21 i voti favorevoli, 1 i voti contrari, 3 gli astenuti. Hanno abbandonato l’aula i consiglieri dei gruppi di Lega, Fratelli d’Italia e Udc.
“È stata una seduta carica di responsabilità e consapevolezza – così il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – La responsabilità di cambiare in meglio le sorti economiche e finanziarie dell’Ente, compiendo scelte importanti quanto obbligate per salvare la città dal fallimento. La consapevolezza che la strada del riordino dei conti è l’unica via percorribile per affrontare il debito accumulato negli anni e negli anni più volte denunciato da chi è stato opposizione e oggi è divenuto classe dirigente. Per anni, da minoranza, abbiamo gridato preoccupati dall’accumularsi del disavanzo, perché chi governava la città facesse qualcosa, un auspicio che è rimasto purtroppo senza alcuna risposta. Oggi sappiamo bene tutti che il piano è l’ultimo treno capace di allontanare la città da un nuovo dissesto e sappiamo anche che Chieti ci è salita con tante speranze.
In dieci anni non si sono presi la responsabilità delle proprie azioni di fronte la città. I tagli ci sono stati, ma in passato e non siamo stati noi a farli: 300.000 euro tolti ai servizi sociali, la chiusura degli asili nido, l’eliminazione del trasporto scolastico, solo nel 2018, l’ipotesi di vendita della farmacia e la chiusura del mattatoio comunale e potrei andare avanti, andando indietro anche a quando si parlava della chiusura di Teate Servizi. Bene, oggi è successo proprio il contrario: era molto facile andare verso il dissesto e scaricare agli altri le responsabilità dello stato dei conti comunali. Ma non è per questa ragione che siamo stati eletti.
Io mi sarei aspettato un supporto dai consiglieri che hanno governato prima di noi, perché in fondo stiamo risolvendo problemi che non sono stati affrontati, invece non solo si sono defilati abbandonando l’aula, ma continuando a negare ciò che la loro azione ha prodotto. Oggi ci stiamo prendendo una grande responsabilità e lo stiamo facendo con un impegno altrettanto grande. Lo facciamo con le azioni che metteremo in campo, faremo il possibile, senza promettere cose che non si realizzeranno. Io sono convinto che riusciremo a dare alla città di fare quello scatto di orgoglio per tornare ad essere capoluogo di provincia, per questo abbiamo votato questo primo tassello della manovra di riequilibrio.
Bisognerà lavorare duro e uniti per avviare un nuovo corso non appena il piano sarà operativo e per restituire una rotta alla città, ma siamo certi che dare nuovi servizi e assicurare una migliore qualità di quelli esistenti, oltre ad essere una strada valida e capace per andare avanti, sia un diritto prioritario di ogni cittadino di Chieti”.