Il sindaco Di Primio e l’assessore Luise sul Rendiconto approvato ieri in Consiglio Comunale
CHIETI – Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e l’assessore agli Affari Finanziari, Valentina Luise, hanno parlato dell’approvazione del Rendiconto 2015, avvenuta ieri in Consiglio Comunale, e nell’occasione hanno illustrato quanto fatto finora per quanto riguarda le finanze comunali e le criticità ancora permanenti.
“Il Rendiconto che abbiamo portato in Consiglio Comunale – ha spiegato l’assessore Luise – è derivato da una gestione in equilibrio. Il sindaco mi ha chiamato a questo compito, c’è la situazione non ancora rosea, però ritengo che il risultato dell’anno 2015 dia atto del lavoro svolto e anche della strada intrapresa. La tensione finanziaria permane. A monte di una cattiva situazione ci sono anche dei cittadini che non pagano, quindi dobbiamo fare prevenzione e lotta all’evasione, quindi occorre maggiore attenzione alle entrate e alla riscossione che permette di supportare l’attività di programmazione vera e propria. L’indirizzo che abbiamo voluto dare è quello della rigidità e di una visione di insieme. Ho visto un gioco di squadra, abbiamo avuto la volontà di risolvere i problemi più critici”.
“Nel corso della campagna elettorale – ha aggiunto il sindaco Di Primio – abbiamo iniziato a scoprire quale fosse il reale stato delle finanze del Comune. I famosi 30 milioni di euro che c’erano di disavanzo e che abbiamo spalmato in 30 anni, mi hanno portato ad incentrarmi sul problema finanziario del Comune. La vicenda politica di questa città vede la maggioranza di centrodestra che mette sotto la testa e cerca di risolvere i problemi ed un’opposizione di centrosinistra che fa catastrofismi. È passato un anno ed oggi presentiamo un Rendiconto condizionato, noi abbiamo portato al Consiglio Comunale anche la situazione dell’Aca. Il Comune in questi anni ha versato milioni di euro all’Aca, è stato avviato un contenzioso voluto dall’allora maggioranza di centrosinistra che è costato ai cittadini qualche milione di euro, questo solo perché chi amministrava contestava le tariffe da 0,20 a 0,29. lo scorso dicembre abbiamo versato 4,5 milioni di euro all’Aca.
Altra questione è quella della scarsa capacità di riscossione, abbiamo il 70% di evasione, il servizio mense è uno dei più colpiti. Molte persone sono sicuramente in difficoltà, ma per tanti non è così. Tra le altre cose c’è il taglio dei trasferimenti erariali. Altra cosa, da parte del Governo centrale, come si fa a dire che si devono mettere in sicurezza le scuole senza sforare il Patto di Stabilità? Ad oggi il parere dei revisori dei conti è favorevole. I contratti che noi abbiamo sono già in essere, quindi non dobbiamo fare nuovi contratti. Il Bilancio di Previsione avrà sicuramente dei problemi, dovrà rispettare i crateri di rigore fino ad ora osservati. I soldi non ci sono ed abbiamo scelto di non fare cassa sulle tasche dei cittadini. L’obiettivo è solo quello di tenere in sesto il Comune e continuare ad assicurare i servizi ai cittadini. Se vogliamo che il Comune superi davvero la fase di criticità, dobbiamo mettere a posto i debiti”.