CHIETI – Tiziano De Patre sembra essere la cura giusta per il Chieti: due vittorie su due partite per il tecnico tornato a furor di popolo sulla panchina neroverde. I sei punti conquistati proiettano i teatini di nuovo fra le prime otto, ma il cammino da fare è ancora lungo e la classifica molto corta dunque ci sarà da lottare fino alla fine. È cambiata sicuramente la mentalità della squadra, un plauso a De Patre che ha saputo ridisegnarla senza però stravolgerla. Il nuovo modulo a due punte sta dando i suoi frutti con Guidone che, promosso capitano, è al terzo gol in due gare.
Sette minuti più tardi i neroverdi passano in vantaggio: Cinque parte da centrocampo e brucia gli avversari presentandosi a tu per tu con Ragni che sembra toccare prima la palla e poi la gamba del giocatore, l’arbitro assegna un rigore quanto meno dubbio. Sul dischetto va Guidone che non perdona: è il gol che deciderà la gara. Al 40′ triangolo perfetto fra Barbuti e D’Anna, ma Robertiello è bravissimo a chiudere lo specchio smanacciando in angolo. Al 44′ bella combinazione Berardino – Cinque ma quest’ultimo si allunga troppo la palla permettendo a Ragni di chiudergli lo specchio della porta. Il primo tempo si chiude sull’1-0 per il Chieti.
Un minuto più tardi episodio dubbio sul lato dell’area neroverde: Turi atterra Montella. Dentro o fuori area? Il direttore di gara assegna una punizione dal limite fra le vibranti proteste dei laziali che avrebbero voluto il secondo cartellino giallo per il difensore ed il rigore. De Patre un minuto dopo sostituisce proprio Turi per no rischiare ulteriormente. Al 20′ è ancora l’Aprilia con D’Anna che incorna alto su cross di D’Anna. Entra anche Gaeta al posto di un esausto Berardino, fra i migliori in campo.
Il secondo portiere dell’Aprilia si fa trovare di nuovo pronto al 38′ sull’insidioso tiro da fuori di Della Penna: Caruso ha un gran colpo di reni, pur avendo visto la sfera arrivare all’ultimo momento, ed è bravissimo a deviare in angolo. Il Signor Proietti assegna ben cinque minuti di recupero durante i quali succede ben poco, c’è tempo infatti solo per un’ultima azione di Guidone che, dopo aver dribblato un avversario, spedisce il pallone a lato. Il Chieti conquista tre punti importantissima per la corsa alla permanenza nella C unica.
TABELLINO:
CHIETI: Robertiello, De Giorgi, Turi (15’st Di Filippo), Della Penna, Terrenzio, Dascoli, Rossi, Giorgino, Guidone, Berardino (18’st Gaeta), Cinque (30’st Bagaglini). A disp. Gallinetta, Borgese, Guitto, La Selva. All. De Patre
APRILIA: Ragni, Orchi, Mazzarani, Amadio, Agius, Del Duca (18’st Lisi), Montella, Corsi, Barbuti, Hanine (30’st Cafiero), D’Anna (36’st Caruso). A disp. Melis, Iannascoli, Agresta, Ferrara. All. Paolucci
Arbitro: Sig. Marco Proietti della sezione di Terni (Viola – Calogiuri)
Rete: 35′ Guidone (rig)
NOTE: angoli 4-2. Ammoniti: Turi, Della Penna, Giorgino, Cinque, Ragni, Orchi. Espulso al 35’st Ragni per doppia ammonizione.. Recupero: pt 2′, st 5′. spettatori 700 circa.
IMPRESSIONI POST PARTITA:
L’ALLENATORE DEL CHIETI TIZIANO DE PATRE: “Abbiamo disputato una buona gara, dovevamo chiuderla prima perché abbiamo avuto tante palle gol. L’Aprilia ha giocatori di grandissima qualità, sono stati bravi i miei ad interpretare bene la gara e a concedere loro poco. Oltre ai sei punti conquistati in due partite mi piace lo spirito della squadra: i ragazzi che entrano danno un ottimo contributo, lo spogliatoio è unito, tutti vogliono fare bene. È un gruppo che ha dei valori, lo penso sin da quando sono arrivato. C’è stata paura di vincere, dovevamo tenere di più palla, abbiamo queste caratteristiche di ripartenze fulminee, ma nella gestione della gara, non riuscendo a segnare il secondo gol, dovevamo gestire meglio il gioco, lavoreremo su questi aspetto.
Ho dato la fascia di capitano a Guidone perché è un ragazzo molto maturo, nonostante qualche critica è rimasto tranquillo, mai una parola fuori posto, è da prendere ad esempio. È un attaccante che fa un gran lavoro in campo ed ha l’esperienza giusta per trascinare i compagni, anche per questo gli è stata affidata la fascia da capitano. Dal punto di vista tattico posso dire che giocare con due punte vicine che hanno le caratteristiche giuste per trovare gli spazi giusti per attaccare la porta aiuta a creare occasioni da gol, oggi ne abbiamo create diverse ma dobbiamo essere più bravi a concretizzarle. Berardino ha fatto una grande prestazione, poi l’ho sostituito visto che era un po’ stanco e noi avevamo bisogno di coprirci meglio. Non so cosa ho potuto trasmettere alla squadra da quando sono arrivato, sicuramente tanta voglia che avevo ed ho dentro. Già dal primo giorno ho visto i ragazzi lavorare bene e ho detto loro di stare tranquilli e giocare con convinzione, merito loro che hanno fortemente voluto quest’inversione di marcia”.
L’ATTACCANTE DEL CHIETI MARCO GUIDONE: “Siamo entrati in campo decisi e compatti, volevamo tutti la vittoria ed alla fine è arrivata. Non mi piace parlare del passato, del mister che c’era prima, è cambiato sicuramente qualcosa, ma abbiamo contribuito tanto noi a dare questo scossone. Mister De Patre è stato bravissimo, è arrivato in punta di piedi, ha messo in campo la migliore formazione, ci ha aiutato a livello mentale, tanti di noi erano bloccati, è cresciuta l’autostima di tutta la squadra. Nell’occasione mia nel secondo tempo, non mi sono accorto dell’arrivo del terzino, forse calciando di prima intenzione avrei segnato. Penso che il rigore ci fosse, il portiere ha travolto Cinque. Io ho sempre accettato in precedenza i compiti che mi erano chiesti, ora è chiaro che i numeri parlano, in due partite ho segnato due gol, dunque sarebbe facile dire che le cose vanno meglio. Spero che i miei gol possano fare arrivare il Chieti all’obiettivo finale. Mi ha fatto piacere avere la fascia di capitano. Non ho mai guardato la classifica, dobbiamo continuare a fare risultato con delle buone prestazioni di squadra”.
IL CENTROCAMPISTA DEL CHIETI DAVIDE GIORGINO: “Vincere aiuta a fare altri buoni risultati, sicuramente il filone positivo ha dato fiducia alla squadra. Dopo la vittoria ad Ischia eravamo carichi e vogliosi di conquistare tre punti che per noi erano fondamentali: vedendo i risultati degli altri ora ci possiamo giocare le carte nel migliore dei modi fino al termine del campionato. Abbiamo avuto tante occasioni per chiudere la gara, dimostrando tanto carattere e voglia di vincere. Son contento finora di questa mia esperienza a Chieti: sono arrivati i risultati di squadra e se analizzo il mio cammino sono soddisfatto perché sono stato sempre utilizzato dal primo minuto, sto trovando gradualmente la miglior forma possibile, visto che non gioco da tanto”.
IL CENTROCAMPISTA DELL’APRILIA STEFANO AMADIO: “La partita è stata equilibrata, a noi è mancata un po’ di cattiveria sotto porta. Abbiamo interpretato bene il match, c’è stato questo rigore forse un po’troppo generoso. C’era anche uno per noi nel secondo tempo: il fallo era dentro l’area, io ero vicino all’azione. Sarebbe stata anche espulsione per Turi. A Chieti sono stato bene, lo sanno tutti, ma di eventuali trattative per un mio ritorno non ero a conoscenza. Il nostro cammino è duro ora, ma ci crederemo fino al termine”.
L’ALLENATORE DELL’APRILIA SILVIO PAOLUCCI: “La gara è stata equilibrata, giocata più da noi che da loro. Il Chieti cercava delle ripartenze, abbiamo sbagliato troppo passaggi nella metà campo avversaria, pur cercando sempre di giocare. Ci è mancata la cattiveria che invece il Chieti ha avuto. È arrivato un rigore, io non giudico mai come sapete, ma posso dire che è venuto su un nostro errore grossolano. Abbiamo avuto anche una grandissima occasione per pareggiare non riuscendoci. Nel secondo tempo nel nostro miglior momento è stato espulso il portiere ed il Chieti avrebbe potuto anche raddoppiare. Secondo me c’era un rigore per noi, ma ripeto, io non mi permetto mai di giudicare. Alla fine il Chieti ha vinto meritatamente perché ha lottato di più e ci ha creduto. Dobbiamo continuare a lavorare bene, il cammino è ancora molto lungo, mancano tante partite alla fine del campionato si è complicata la situazione: veniamo da troppi pareggi, arrivati per nostre ingenuità. Quando commetti troppi errori è difficile pareggiare o vincere. Sull’espulsione Ragni ha avuto una brutta reazione: l’ho redarguito sia mentre usciva dal campo che nello spogliatoio, non doveva farlo”.
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