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Chieti, atti persecutori alla ex: divieto di avvicinamento per un 30enne

da Redazione

poliziaCHIETI – Era accecato dalla gelosia, nonostante la relazione con l’ex fosse terminata ormai da tre anni, D.P.C. 30 enne di Popoli, ma residente in provincia di Pescara, al quale questa mattina i carabinieri della Stazione di Chieti Scalo hanno notificato il divieto di avvicinamento firmato dal G.I.P. Dott. Luca De Ninis, su richiesta del PM Dott. ssa Marika Ponziani.

Rosa (nome di fantasia) dopo una relazione decennale con l’uomo che abitava nello stesso paese del pescarese, decide di interrompere il rapporto: non ce la faceva più a sopportare la gelosia martellante di lui, che però non si è mai rassegnato. Inizialmente continua a chiamarla, mandandole messaggi ad ogni ora del giorno e della notte, tanto che lei è costretta a bloccarlo. La ragazza decide di trasferirsi a Chieti, trova lavoro e serenità e inizia una nuova relazione. Ma dura poco.

Chiusa la porta dei social, il giovane decide di iniziare una sorta di pendolarismo dello stalking: si muove dalla propria residenza a Chieti, segue Rosa ovunque vada, al lavoro, a casa, la importuna per strada e inizia a chiamare ossessivamente i familiari infangando il nome del nuovo compagno di lei, nel tentativo di riprendersela.

Gli appostamenti al lavoro diventano talmente insistenti che i colleghi sono costretti dopo il turno, ad accompagnare la ragazza fino alla macchina, per evitare eventuali approcci. Continua così per tre anni, fino a che, alla fine di settembre, l’ossessione arriva al culmine. Rosa– ed il nuovo compagno sono a casa dei genitori di lei da soli: sono sul balcone a chiacchierare e a godersi la serata, quando arriva D.P., che inizia a urlare epiteti irripetibili alla donna, poi raccoglie da terra dei sassi e li lancia all’indirizzo dei due.

I ragazzi, spaventati, rientrano in casa, ma la rabbia dell’uomo sale, tanto che sfonda a calci la porta di casa, afferra un bastone e colpisce più volte entrambi. Alla fine riescono a disarmarlo e a rientrare in casa, ma l’aggressore non demorde e continua a cercare di entrare, finché non arrivano i carabinieri. Sono attimi di inferno dai quali i due ragazzi escono con una frattura al gomito lui, per la quale sarà operato e delle escoriazioni al ginocchio lei.

A questo punto la ragazza, anche spinta dai familiari, decide di denunciare tutto ai carabinieri di Chieti scalo, che iniziano a raccogliere le testimonianze e prove a carico dell’uomo, e in meno di due mesi denunciano il 30enne alla Procura di Chieti.

D.P.C. dovrà rispondere, a breve, davanti al giudice di atti persecutori, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate.

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