CHIETI – Il Consigliere Comunale, Capogruppo dell’IDV, Bassam El Zohbi, in una nota attacca l’Assessore Marrocco e parla di pessima gestione dell’Ufficio politiche abitative di Chieti, ricordando la vicenda Graduatoria delle Case di Emergenza Abitativa, dalla quale emergerebbe la non sempre corretta informazione di Marrocco su quanto accade nel suo stesso assessorato, e il problema degli atti di precetto, notificati più volte, ma a cui non sarebbe mai stato dato seguito durante questi quattro anni di Amministrazione per recuperare gli alloggi impropriamente occupati.
Recita la nota di Bassam El Zohbi:
Se nel caso della Gradutoria potrebbe valere la ragione del suo ignorare atti che esulano dalle sue competenze professionali e che attengono al Dirigente (?!?), per gli atti di precetto, essendo Marrocco avvocato, non può valere lo stesso discorso.
Ricordo inoltre che nel corso di una sua recente Conferenza Stampa sull’argomento, l’Assessore Marrocco ha avuto modo di dichiarare che gli atti di precetto li avrebbe voluti sul suo tavolo in modo da esaminarli personalmente.
Bene, mesi sono passati da quel momento, gli atti di precetto spero siano arrivati sul suo tavolo.
Ricordo che anche il Sindaco, a più riprese e in più Consigli Comunali ha avuto modo di dichiarare che il modo migliore per risolvere il problema casa era quello:
1. di costruire nuovi alloggi (pura demagogia in salsa politica);
2. di recuperare gli alloggi occupati dai non aventi diritto (pura fantasia visto che non si è mai dato seguito agli atti di precetto notificati e più volte scaduti sin dal 2010).
Trasformerò questo Comunicato Stampa in una interrogazione Comunale perché a questo punto la Città ha il dovere di sapere dalla viva voce dell’Assessore Marrocco come mai ci sono così tante case da recuperare e che non vengono recuperate.Dinanzi al Consiglio Comunale l’Assessore non potrà più scivolare tra i paletti stretti rispondendo tramite i giornali ma dinanzi all’intera Assise Pubblica ci dovrà spiegare perché le pratiche anziché andare avanti restano ferme, con la conseguenza che i termini scadono, gli inquilini abusivi restano al loro posto e chi avrebbe diritto di vedersi assegnato un alloggio resta con il cerino in mano.Sindaco e Assessore Marroco, essendo entrambi avvocati, sanno bene che gli atti di precetto scadono dopo novanta giorni e ciò significa che in detto periodo di tempo il Comune dovrebbe recuperare gli alloggi altrimenti detti atti di precetto diventano solo carta straccia: ovvero quello che è successo regolarmente in questi quattro anni e mezzo.Un caso eclatante riguarda una famiglia teatina che, avendo appunto perso il diritto di vivere in un alloggio pubblico in quanto proprietaria di un appartamento, ha ricevuto dal Comune la diffida; la suddetta famiglia ha perso il primo ed il secondo ricorso ma, al Consiglio di Stato, ove nel frattempo la stessa aveva presentato l’ultimo ricorso, sono in attesa da sei mesi che il Comune invii tutta la relativa documentazione del caso!!!Se nulla interverrà il rischio è che il Comune perda la causa dinnanzi al Consiglio di Stato per inadempienza dello stesso ente, la suddetta famiglia pur non avendo diritto conserva la disponibilità dell’alloggio e qualcun altro si vede negato il diritto di accedere in un alloggio pubblico pur avendo titoli e diritto!!!L’unica verità che conta, al netto di tante chiacchiere inutili, è che questa Amministrazione non è stata in grado di recuperare neppure un alloggio in quattro anni e mezzo di governo cittadino.Dall’inizio di quest’anno 2014 ci sono ben 14, ripeto, quattordici alloggi ERP LIBERI che ancora l’ufficio non assegna agli aventi diritto nella Graduatoria del Bando Generale o a quella del bando della Mobilità.Con questi 14 si potrebbero soddisfare le richieste di 20 famiglie!La mia azione politica di protesta, che si sviluppa anche attraverso l’emissione di Comunicati Stampa è tesa a stimolare la soluzione dei problemi.»
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