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Chieti, bilancio 2023-2025: il Ministero richiede elementi integrativi

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Sindaco e Febo: “Ci vengono chieste integrazioni tecniche, che non sono né numerose ne complesse da fornire”

CHIETI – Nella giornata odierna l’Amministrazione ha ricevuto una nota dal Ministero dell’Interno che ha come oggetto una richiesta di “elementi integrativi” sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2023/25, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 27 novembre e inviato al Ministero per la validazione, come la procedura di dissesto prevede. Gli elementi integrativi richiesti dovranno essere forniti entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta, che attesta la presa in carico da parte ministeriale dell’analisi sull’ipotesi di bilancio.

“La missiva del Ministero è la risposta migliore che potesse arrivare a chi in queste ultime settimane ha ventilato dubbi e paventato allarmi su tempi e rispetto delle procedure. Oggi gli uffici ministeriali ci comunicano che stanno analizzando la nostra ipotesi di bilancio e che, per farlo compiutamente, hanno bisogno di alcuni approfondimenti – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – . Ci vengono chieste integrazioni tecniche, che sono la norma in tali procedure e che non sono né numerose, né complesse da fornire, infatti sono state fornite disposizioni precise ai dirigenti, alla segretaria generale e all’assessore al Bilancio affinché la risposta sia puntuale, celere e dettagliata e arrivi con cospicuo anticipo rispetto ai 60 giorni richiesti, in modo da stringere ulteriormente i tempi dell’analisi. Questa è una necessità, perché l’attività amministrativa possa ripartire con sicurezza e decisione e la città possa avere le opere e i servizi che abbiamo inserito nel bilancio. Lo abbiamo sempre detto sin dalla redazione del bilancio, siamo di fronte a un momento importante e decisivo e dalla missiva emerge chiaramente un orizzonte che non è l’abisso che alcuni sperano, dunque, è questa per tutti è l’ora di darsi da fare per Chieti. Chi tiene davvero alla città, al suo futuro e alla rinascita che il nostro lavoro di tre anni rende possibile, ora può dimostrarlo, facendo la sua parte al risanamento di cui ci siamo fatti portatori, una “cura” iniziata e che sta dando i suoi primi effetti”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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