Con la vittoria sui molisani i neroverdi di nuovo primi in classifica a pari punti con l’Aprilia
CHIETI – Un buon Chieti non fatica poi tanto a battere uno spento Campobasso grazie alla solita “Pantera” De Sousa (autore di un’altra doppietta, quattro goal il suo bottino in campionato finora). L’undici di Tiziano De Patre si conferma squadra diligente ed ordinata, pronta a pungere in qualsiasi momento. Un difetto nel Chieti di oggi?
A tratti è mancata la precisione sotto porta e questo aspetto andrà sicuramente curato meglio nel prossimo futuro, ma l’importante era comunque portare a casa i tre punti. Missione compiuta. Ora c’è entusiasmo nell’ambiente, i tifosi sognano, ma bisogna rimanere coi piedi per terra, seppur con la consapevolezza che la squadra sta sempre più assimilando gli schemi del suo allenatore, uno che ha saputo finora trasmettere ai suoi tutto il carattere che un campionato difficile come questo richiede. Con questo successo il Chieti torna in testa alla classifica insieme all’Aprilia che non è andata oltre il pareggio sul campo dell’ Hinterreggio.
IL MATCH – Nicolas Di Filippo in campo dal primo minuto al posto dell’infortunato Verna: questa la novità nello schieramento di De Patre. Nel Campobasso Imbimbo manda in campo, nell’undici iniziale, due giocatori ben noti al calcio abruzzese: l’esperto bomber Daniele Morante (già a Lanciano e Vasto) e Sciarra che lo scorso anno non ha certo fatto notare la sua presenza nello scampolo di stagione vissuto proprio a Chieti.
Partono subito bene i neroverdi con Vitone che al 2′ su punizione non impensierisce Cattenari Qualche minuto dopo il Campobasso si rende molto pericoloso con Morgione che tira su Feola in uscita. Al 10′ il Chieti ha una grande occasione per portarsi in vantaggio: Vitone su punizione pennella un pallone perfetto per capitan Pepe che al volo devia la palla scheggiando la traversa. Al 23′ l’episodio che cambierà le sorti della gara: Alessandro dalla destra mette al centro un ottimo pallone, si crea una mischia impressionante e Colantoni stende Del Pinto a pochi passi dalla porta. L’arbitro fischia non solo il rigore, ma decreta anche l’espulsione del numero 2 fra le proteste generali dei molisani. Sul dischetto va De Sousa che, con freddezza, trafigge Cattenari.
Il Chieti insiste e al 30′ Del Pinto lancia in contropiede Alessandro che si invola solitario verso la porta avversaria, ma spara incredibilmente alle stelle. Al 40′ la “pantera teatina” sfiora la palla di testa su cross di Bigoni mandando di un soffio a lato. Un minuto più tardi ancora lui semina lo scompiglio in piena area, mette al centro per l’accorrente Gandelli che spara però alto sulla traversa. Al 44′ brivido per il Chieti con Rais che su punizione sfiora il sette. Si va dunque al riposo con l’undici di De Patre in vantaggio per 1-0.
Nella seconda frazione i neroverdi sono bravi ad amministrare il gioco e non corrono grandi pericoli. Al 2′ Cattenari si fa trovare pronto su tiro di Alessandro. Poco dopo esce Gigli fra gli applausi: De Patre al suo posto manda in campo Rinaldi. Entra anche Capogna per Vitone. La partita scivola via in maniera abbastanza noiosa, ma si accende al 26′ quando ancora De Sousa compie un’altra prodezza: Del Pinto mette al centro un pallone l’attaccante spiazza il portiere avversario con un astuto e millimetrico colpo di testa che si infila nell’angolino più lontano. Veramente un numero di alta scuola il suo. Non succede più nulla fino alla fine: il Chieti incamera altri tre importanti punti griffati ancora una volta De Sousa, già diventato il nuovo idolo della tifoseria.
L’ALLENATORE DEL CHIETI TIZIANO DE PATRE: “Sono molto contento perché abbiamo lavorato tutta la settimana sull’aspetto della concentrazione, che era mancata a Fondi. Durante la gara i ragazzi sono stati bravi, hanno avuto un buon approccio. Loro poi sono rimasti in dieci e per noi è stato più facile però faccio i complimenti ai miei che stanno facendo bene. Certo potevamo chiudere prima la partita , visto che nel primo tempo abbiamo avuto quattro o cinque palle goal nitide, ma era difficile giocare su questo campo. Siccome hanno riseminato, si sbagliavano diversi passaggi perché non si riusciva a controllare il pallone. Non guardo la classifica, eventualmente lo farò dopo la decima gara. Avrete notato che non avevamo un under difensore e centrocampista in panchina, a fine partita Di Filippo faceva il terzino sinistro, Rinaldi il mediano e Del Pinto il difensore centrale. Abbiamo queste difficoltà, in questo caso meno evidenti perché abbiamo giocato buona parte del match in superiorità numerica. Avevamo Verna fuori che come caratteristiche c’è solo lui, stessa cosa per Mantovani. Gli under sono fondamentali, lo dico già da un po’ di tempo, da questo punto di vista abbiamo qualche carenza. Siamo in tanti, va bene così. Il nostro obiettivo è la salvezza viste proprio queste carenze. La squadra non deve mollare mai: quando si hanno tanti giovani bisogna sempre spronarli, non devono mai perdere la concentrazione, abbiamo già pagato in questo senso. De Sousa è un giocatore sicuramente di categoria superiore, non possiamo aspettarci che, dopo due anni di inattività, possa essere decisivo ogni domenica, ha bisogno di continuità. A Fondi ha pagato anche lui, come altri, l’aver speso molto a livello fisico e mentale contro la Salernitana. Non c’entra nulla in questa categoria, il merito del lavoro che ha reso giustizia finora è suo perché non ha mai mollato. Il Campobasso sicuramente è stato condizionato dall’aver giocato in dieci, io ne so qualcosa: lo scorso anno la mia squadra ha sperimentato la cosa in tante partite. Trovare ora degli under affidabili è difficile : io mi adatto a qualsiasi situazione, ma è naturale che, spostando spesso di ruolo i giocatori, ne potremo risentire. A Melfi cercheremo di proseguire la nostra strada. Adesso ci aspetteranno tutti al varco, ci dovranno essere meno cali di tensione possibile”.
L’ATTACCANTE DEL CHIETI CLAUDIO DE SOUSA: “La partita è stata difficile perché il Campobasso è una buona squadra. Nel primo tempo abbiamo creato tre o quattro occasioni limpide da rete. Loro hanno giocato in dieci per buona parte della gara e questo ci ha agevolato un po’. I buoni risultati di inizio campionato ci danno morale: da sempre nel calcio vincere aiuta, regala sicurezza e fa lavorare meglio e con maggiore tranquillità durante la settimana. Non dobbiamo però montarci la testa: domenica andremo fuori casa e sarà un’altra battaglia. Io ho avuto un lungo periodo di inattività, mi serve il ritmo partita che acquisterò domenica dopo domenica, sono felice del mio buon momento, sono partito bene e sto contribuendo alla causa del Chieti. L’arbitro ha visto il rigore, a volte sono gli episodi che decidono le sorti di un match. Siamo andati in vantaggio, con altre palle goal durante il primo tempo. Loro non avevano più niente da perdere nel secondo, ma abbiamo rischiato poco. Potevamo raddoppiare prima, abbiamo fallito occasioni come è successo a Fondi. Per quanto riguarda il mio secondo goal, noi proviamo queste dinamiche in allenamento: Del Pinto mi ha visto, io ho operato un taglio in area e poi sono stato bravo a mettere la palla in rete sul primo palo. L’aspetto concentrazione va curato: abbiamo avuto problemi in tal senso, oltre che a Fondi, anche in altre partite. In settimana si è lavorato per mantenere la concentrazione soprattutto nei primi minuti: partire in svantaggio e dover inseguire non è una situazione facile, siamo migliorati in questo. Sono trascorse appena quattro giornate di campionato, siamo in vetta però dobbiamo rimanere coi piedi per terra: ovvio che siamo felici per la buona partenza iniziale. Stiamo crescendo fisicamente, dobbiamo conquistare più punti possibile per poi arrivare presto alla salvezza: una volta raggiunto il nostro obiettivo si potrà parlare eventualmente di altri traguardi. A Melfi dovremo stare concentrati nei primi minuti perché noi poi veniamo fuori, sarebbe un peccato regalare vantaggi”.
L’ATTACCANTE DEL CAMPOBASSO DANIELE MORANTE: “Sono stato un po’ isolato in attacco perché la squadra si è trovata in inferiorità numerica per buona parte del match. Siamo partiti con un certo tipo di schema che poi è dovuto cambiare nel momento in cui l’arbitro ha preso una decisione assurda: l’espulsione di Colantoni è stata per me affrettata, il calcio di rigore forse non c’era. Non voglio attaccarmi agli episodi, non mi piace fare il processo agli altri. La nostra prestazione, prima di quest’episodio, era stata ottima: non vedo come un problema il fatto di essermi trovato un po’solo davanti, anche perché sia Sciarra che Amara fanno un lavoro ottimo, spesso capita che siano in fase difensiva e non mi possano dare l’apporto richiesto in fase offensiva. In inferiorità numerica tutto è cambiato: io mi sono messo in pianta stabile davanti per cercare di allungare la difesa avversaria e dunque poteva sembrare che fossi solo, ma era una cosa messa in preventivo. Il Chieti se ha dieci punti ci sarà un motivo: sicuramente è una buona squadra, farà bene. Dovrà però dimostrare di saper arrivare fino in fondo: è un campionato difficile, partire così è ottimo per una squadra che hanno tanti giovani, ma la continuità deve esserci. Ha vinto tre partite su quattro, pareggiando in maniera gagliarda domenica scorsa a Fondi su un campo difficile, ha giocatori interessanti. Credo che però fino al rigore non si sia vista differenza fra noi e loro. È presto per fare bilanci: la classifica non si delinea ora, non la guardo neanche a metà campionato per abitudine, figurarsi dopo sole quattro giornate. È presto per dare giudizi. Non voglio stare a parlare degli arbitraggi, però la prima decisione (il rigore) ci ha un po’ penalizzato”.
L’ALLENATORE DEL CAMPOBASSO EDOARDO IMBIMBO: “Credo che sia troppo facile per me che sono il tecnico della squadra appellarmi ad un episodio certamente grave come il rigore, ma che può succedere. Non devo dare alibi ai miei ragazzi: vorrei più cattiveria e personalità nelle giocate. Anche in dieci ero convinto che avremmo potuto raddrizzare la partita. Ho visto il Chieti un po’ in difficoltà dal punto di vista tattico, dunque voglio fare i complimenti ai miei, però ripeto voglio qualcosa in più, essere più lucidi e far male anche in dieci. Ho dei dubbi forti sulla valutazione del fallo da rigore da parte del direttore di gara: al massimo secondo me c’erano delle trattenute, ma la cosa più dannosa è stata l’espulsione, Colantoni non era l’ultimo uomo. La mia squadra deve prepararsi mentalmente che queste certe situazioni possono accadere. C’è da migliorare, siamo giovani e non ci possiamo permettere errori. Ho giocato qui ed auguro alla piazza il salto di categoria, però questo è un campionato in cui c’è bisogno di una marcia in più sotto tutti i punti di vista. Arriveranno lontano le squadre che hanno fame e subiscono poco, sinceramente ho visto il Chieti un passo indietro rispetto alle prime due partite. Per quanto riguarda il fatto che Morante è sembrato isolato in attacco, è chiaro che purtroppo doveva essere così visto che siamo rimasti in dieci uomini e dunque serviva sacrificarsi”.
CHIETI: Feola, Bigoni, Gandelli (30’st Rossi), Di Filippo, Pepe, Gigli (10’st Rinaldi), Del Pinto, Vitone (18’st Capogna), Alessandro, Mungo, De Sousa. A disp. Cappa, Barbone, Viscontini, Di Stefano. All. De Patre
CAMPOBASSO: Cattenari, Colantoni, Esposito (30’st Mazza), Rais, Candrina, Minadeo, Konate, Forgione, Morante, D’Allocco, Sciarra (18’st Perra). A disp. Cerreti, Boi, Modica, Mannoni, Santaguida. All. Imbimbo.
Arbitro: Caso di Verona
Reti: 23′ De Sousa (RIG.), 28’st De Sousa
Spettatori: 1.000 circa
Ammoniti: Rais, Esposito, Minadeo, Morante, Gigli, Mungo
Espulso al 23′ Colantoni per fallo da ultimo uomo
Angoli: 5-2
Recupero: pt 2′, st 4′.