Vittorio Esposito in grande spolvero
CHIETI – Serviva una prova d’orgoglio per il Chieti dopo la figuraccia rimediata la scorsa settimana a Jesi ed è arrivata: ottima prestazione per i neroverdi che battono il Campobasso 3-1 all’Angelini. In grande spolvero il fantasista Vittorio Esposito, al rientro dopo la squalifica, autentico faro della squadra in campo ed autore di un gol, un assist e pregevoli azioni. Massiccia presenza dei tifosi molisani che più volte hanno però messo a rischio il proseguimento della gara per lo scoppio di petardi a bordo campo. Curva Volpi ancora una volta desolatamente vuota. Il Chieti si schiera con il solito 4-3-3 con Diop in attacco al posto di Broso che siede in panchina a causa di un forte fastidio muscolare. Nel Campobasso di Mister Vullo gli ex Vitone e Miani.
IL MATCH – Al quarto d’ora prima occasione della gara quando Vittorio Esposito si invola sulla fascia, entra in area e mette al centro per Orlando il cui tiro viene ribattuto da un difensore. Un minuto dopo ancora ubriacante Esposito che prende palla, ma è atterrato in area da Scudieri: l’arbitro assegna il rigore che lo stesso fantasista trasforma con un’esecuzione perfetta portando il Chieti in vantaggio. Il Campobasso reagisce subito ed al 19′ sfiora il pareggio con Todino che, su servizio di Scudieri, impegna severamente Placidi. I molisani insistono: al 33′ Fazio per Miani che solo davanti a Placidi manda clamorosamente alto. Al 40′ Orlando taglia il campo con un lungo lancio a pescare Esposito che entra in area, ma è bravo Conti nell’occasione a salvarsi in due tempi. Si va al riposo con il Chieti in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre ancora nel segno di un imprendibile Vittorio Esposito che al 7′ trova con un tocco magistrale Orlando che aggira un difensore con una pregevole finta, ma si fa ribattere di piede la conclusione da Conti. Al 13′ il Campobasso pareggia: Miani ci prova dalla distanza, ne viene fuori un tiro non certo irresistibile, ma il pallone rimbalza male davanti a Placidi ingannandolo. Sfortunato ma non esente da colpe l’estremo difensore neroverde. Cinque minuti dopo azione dubbia in area molisana: Del Grosso viene trattenuto ma il direttore di gara lascia proseguire. Poco dopo Mister Ronci si fa espellere proprio per aver protestato a causa della mancata concessione del penalty. Nel Campobasso entra Vitelli che vivacizza decisamente il gioco e regala maggiore potenziale offensivo ai suoi.
Proprio lui crossa al centro per Todino che in bella rovesciata tira alto da centro area. Ancora Vitelli regala un pregevole assist a Lapenna che però manda il pallone alle stelle. Nel Chieti entra Broso per Diop al 27′. Vitelli è l’uomo più attivo nel Campobasso: il suo preciso lancio raggiunge Todino che manca il gol da posizione decisamente favorevole. Broso fa le prove del gol poco dopo quando su invito di Prinari chiama Conti ad un autentico miracolo. Al 33′ l’attaccante neroverde colpisce: Del Grosso fa partire un micidiale contropiede, palla ad Orlando che crossa al centro, velo di Esposito, Broso non può fallire e fredda Conti correndo poi a festeggiare sotto la tribuna il gol del sorpasso. Al 38′ lo stesso Broso deve lasciare il campo per l’improvviso riacutizzarsi del dolore muscolare che lo aveva tenuto fuori all’inizio, al suo posto entra Lagzir. Al 41′ il Chieti completa la festa con un’altra azione da manuale: Esposito delizia la platea con un’ennesima magia saltando due uomini e servendo l’accorrente Lagzir che con pregevole tocco sotto fa secco Conti. L’Angelini esplode: è il gol che chiude definitivamente il match. C’è spazio ancora per la standing ovation per Vittorio Esposito che lascia il campo fra gli scroscianti applausi del pubblico, sostituito da Pisani. Finisce 3-1 per i neroverdi che tornano a sognare la zona playoff.
TABELLINO:
CHIETI-CAMPOBASSO
CHIETI (4-3-3): Placidi, Del Grosso, Giron, Di Pietro, Sbardella, Sgambato, Prinari, Maschio, Diop (72′ Broso, 80′ Lagzir), Esposito V. (87′ Pisani), Orlando. A disp. D’Amico, Giammarino, Esposito M., Leone, Napoli, Broso, Lagzir, Pisani, Perfetti.
CAMPOBASSO (4-3-1-2): Conti, Scudieri, Dragone, Vitone, Bosco, Minadeo, Lapenna, Fazio, Miani, Todino, Di Gennaro (51′ Vitelli). A disp. Maggi, Fusaro, Di Gioacchino, Bernardi, Cianci, Iovannisci, Pignataro, Lazzarini.
Reti: 16′ Esposito (rig.), 57′ Miani, 78′ Broso; 86′ Lagzir.
Ammoniti: Minadeo (Cb), Prinari (Ch), Scudieri (Cb)
INTERVISTE POST PARTITA:
L’ALLENATORE IN SECONDA DEL CHIETI DONATO RONCI: “Volevo una prestazione come questa perché non avevo digerito la sconfitta di Jesi: si può perdere ma non in quel modo, a prescindere dall’espulsione che aveva condizionato la partita, noi avevamo fatto di tutto per complicarci la vita. Avevo chiesto ai miei di cambiare atteggiamento e tornare coi piedi per terra per affrontare ogni partita come fosse l’ultima senza pensare ai playoff. Oggi sono molto contento: abbiamo preparato bene il match, ho visto la migliore settimana degli ultimi due mesi. Sotto l’aspetto del gioco abbiamo meritato la vittoria contro il Campobasso. Il loro gol è stato un episodio sfortunato visto che la palla è rimbalzata male davanti a Placidi. In quel momento ci siamo un po’ complicati la vita ed ho temuto visto che il Campobasso ha avuto anche buone occasioni per andare in vantaggio, poi i ragazzi sono stati bravi colpendo nel loro momento migliore. Per me c’era anche un clamoroso rigore su Del Grosso, l’arbitro forse è stato un po’ generoso sul nostro rigore e così compensando ha sbagliato due volte. È stata una vittoria meritata, tante volte il risultato non è lo specchio della prestazione, vedere ad esempio la partita di andata che avremmo dovuto stravincere ed invece abbiamo pareggiato. Quest’anno, pur disputando tante buone partite, non siamo stati fortunati sia per le squalifiche che per gli infortuni e le situazioni: prendiamoci questo ottimo risultato e la prestazione che dedichiamo a tutti. Broso si è fatto trovare pronto, ha fatto un bel gol: peccato per il problema all’adduttore che pensavamo fosse superato ed invece dopo la rete l’ho dovuto sostituire per lo stesso dolore”.
L’ALLENATORE DEL CAMPOBASSO SALVATORE VULLO: “Il Calcio è spietato, ci lecchiamo le ferite ed accettiamo il risultato, anche se nel secondo tempo credevamo di poter recuperare la partita. Nel nostro momento migliore, dopo l’entrata di Vitelli, abbiamo purtroppo sbagliato troppe occasioni e su due situazioni che non si possono facilmente spiegare abbiamo preso due gol. Sul primo un dubbio fuorigioco, ma non ne voglio parlare perché c’è stato anche un errore nostro in difesa. Sul secondo abbiamo preso un contropiede partito da lontanissimo che è la cosa peggiore che si può vedere nel calcio. Non si possono concedere novanta metri di campo ad un giocatore che poi vince anche un rimpallo e serve il compagno con tutti i miei fermi e disattenti: dobbiamo fare un mea culpa. Il primo quarto d’ora abbiamo giocato meglio noi, poi loro hanno trovato questa situazione con Orlando e Del Grosso che si muovevano sulle fasce e non si deve dare spazio così agli avversari. Nel secondo tempo abbiamo pressato bene, però come ho detto nel nostro momento migliore abbiamo peccato troppo per nostre disattenzioni e siamo castigati da una squadra affamata ed arrabbiata. Hanno meritato di vincere, sono stati molto più attenti di noi: hanno vinto quasi tutti i contrasti. Non possiamo sbagliare così tanti gol: dal punto di vista della voglia ho visto bene i miei, ma ripeto le disattenzioni si pagano a caro prezzo ed è arrivata questa sconfitta”.
IL CENTROCAMPISTA DEL CAMPOBASSO FERNANDO VITONE: “Era importante vincere, fa piacere la mia prestazione: per me era una partita importante che sentivo, avevo tanta adrenalina dentro, ci tenevo a fare bella figura. Sull’1-1 avremmo meritato di vincere, invece abbiamo preso gol alla prima occasione in contropiede. Sbagliamo sempre qualcosa all’inizio delle partite e concediamo spesso un gol: non so da cosa dipende. Il Chieti davanti ha giocatori molto forti e non abbiamo forse saputo accorciarli, è stato un errore di posizione nel primo tempo. Ho vissuto tre anni bellissimi a Chieti, mi dispiace aver visto lo stadio così vuoto perché ero abituato a vederci tanto pubblico, comunque tornare qui per me è sempre particolare”.