La partita è stata condizionata non poco da alcune “fantasiose invenzioni” della terna arbitrale a scapito dei neroverdi
CHIETI – Il Chieti è fermato in casa da un Celano determinato e ben messo in campo, ma sul risultato finale pesano non poco alcune dubbie decisioni del direttore di gara e dei suoi collaboratori, soprattutto nel secondo tempo. Per i marsicani arriva dunque il primo punto in trasferta del campionato che fa morale vista la classifica decisamente deficitaria, per i teatini un pareggio che chiude comunque un 2011 ricco di successi.
Assente fra i neroverdi lo squalificato Sabbatini, Paolucci opta per una formazione a due punte (Lacarra e Anastasi) e due esterni (Beradino e Fiore). Il Celano si schiera con un 4-3-3, ma lamenta l’assenza di D’Angelo e Luzi, quest’ultimo in panchina perché in non perfette condizioni fisiche.
IL MATCH – La cronaca si apre al 12?con Lacarra che, su suggerimento di Fiore si fa largo sulla destra e spedisce a lato da fuori area. Al 26?Anastasi, lanciato da Bigoni, si invola verso la porta in sospetto fuorigioco, ma prova la soluzione più difficile con un improbabile lob che si spegne oltre la traversa.
Verso la mezzora è il Celano a rendersi pericoloso: Croce penetra in area e serve Barbetti che però angola troppo la conclusione. Il Chieti passa in vantaggio in pieno recupero al 47?: Lacarra si infila prepotentemente sulla sinistra, sul suo tiro-cross Liverani non trattiene la sfera ed Anastasi appoggia tranquillamente in rete da pochi passi. Si va dunque al riposo sull’1-0 per i neroverdi.
Al rientro in campo il Celano ottiene subito al pareggio. Al 7? un lungo lancio raggiunge Croce in area che cade in maniera molto dubbia fra Pepe e Migliorini. L’arbitro non ha invece esitazioni e assegna il rigore trasformato dallo stesso attaccante. Sarà questa la prima di alcune cervellotiche decisioni che condizioneranno non poco l’andamento della gara. Paolucci prova a giocarsi la carta Gammone e l’ex barese ripaga la fiducia del mister facendo subito capire di essere in giornata di grazia.
Al 18? combina al limite dell’area con un compagno e scavalca il portiere in uscita con un elegante e preciso pallonetto. Il direttore di gara, su segnalazione del suo assistente di linea, annulla per un fuorigioco apparso a molti inesistente. Sarebbe stato un goal da cineteca. L’Angelini diventa una bolgia, ancor più quando lo stesso Sig. D’Ilasio ferma ancora Gammone lanciato a rete al 36? ancora per un dubbio fuorigioco. Poco prima era stato sempre uno scatenato Gammone a prolungare di testa la sfera verso Anastasi anticipato di un soffio da Liverani in disperata uscita.
“Re Mida” Anastasi ha fra i piedi l’occasione per chiudere il match al 40?, ma fallisce clamorosamente il colpo del ko sparando su Liverani che riesce a salvarsi in angolo. Nulla più fino al termine, con il Chieti che prova con le ultime forze a portare a casa il risultato, ma senza successo. Il clima a fine gara è decisamente caldo sugli spalti con i supporters neroverdi che inveiscono contro l’arbitro: decisamente negativa la sua giornata.
Il Chieti è lì in alto, sesto in classifica, piena zona playoff, con ben sei punti di vantaggio sulla settima: sembra ormai riduttivo continuare a parlare di salvezza come obiettivo finale, comincia invece ad essere lecito ambire a traguardi più importanti.
INTERVISTE POST PARTITA:
L’ALLENATORE DEL CELANO PINO PETRELLI: “Non abbiamo assolutamente mollato, nonostante una classifica difficile (siamo staccati dagli altri). Qui a Chieti la squadra ha disputato una buona partita, come spesso ci succede, anche se poi per un motivo o per un altro non prendiamo punti. Sono contento della gara dell’Angelini: siamo andati sotto di un goal per una nostra disattenzione, con un raddoppio di marcatura sulla fascia e su una palla non irresistibile sulla quale il Chieti ci ha puniti. Liverani nel secondo tempo si è però ampiamente riscattato con due ottime parate. Andare in svantaggio contro il secondo attacco del campionato che in casa ha totalizzato tanti punti non è semplice. Faccio i complimenti ai neroverdi perché hanno una compagine formata da otto giocatori nati fra il 1990 ed il 1992, questo la dice lunga sulla validità del lavoro svolto dalla società. Rimontare era arduo, lo abbiamo fatto lottando a denti stretti per cui andiamo avanti: c’è tutta la voglia di riemergere. Io non commento mai l’operato degli arbitri: bisognerebbe rivedere gli episodi più volte alla moviola per capire, quindi non mi sento di dare un parere sul goal annullato a loro”.
IL CENTROCAMPISTA DEL CELANO PALTEMIO BARBETTI: “Tornando al goal annullato al Chieti posso solo dire che dal campo non si può mai giudicare bene una decisione dell’arbitro: la difesa è salita sul loro uno-due. Mi fido del mio capitano che ha detto che li ha lasciati in fuorigioco. Dovrei rivedere le immagini per esserne più sicuro. È stata un’ottima partita. Nel primo tempo eravamo partiti bene, costruendo anche un paio di occasioni in contropiede. Poi abbiamo preso il goal su un errore del nostro portiere, ma c’è stata subito la reazione all’inizio della seconda frazione in cui abbiamo trovato il pareggio. Il Chieti ha cercato di vincere, noi ci siamo un po’ abbassati anche per scelta tattica. Fuori casa non avevamo mai preso un punto e dunque era importante farlo per il morale. Nonostante una classifica deficitaria, non abbiamo mai giocato gare in cui gli avversari ci hanno surclassato, ma siamo stati sempre condannati da episodi o errori individuali. Un punto in un derby in trasferta ci può regalare fiducia: anche il mister che è subentrato, con la sosta avrà così modo di lavorare meglio e provare gli schemi. Penso che qualche innesto può aiutarci: abbiamo i giocatori contati ed avere, invece, una rosa un po’più ampia ci permetterebbe di far ruotarli. C’è ancora tutto il girone di ritorno da disputare, con ben 60 punti a disposizione, dunque ce la giocheremo fino all’ultimo, ci crediamo nella possibile salvezza”.
L’ALLENATORE DEL CHIETI SILVIO PAOLUCCI: “Noi abbiamo creato un volume di gioco tale da poter chiudere la partita, sono stati invece bravi loro a rimontare. Non parlo di solito della terna arbitrale, però penso che ci siano stati un paio di errori grossolani del segnalinee: il goal di Gammone per me era regolarissimo. Sul rigore non posso giudicare perché non ho visto bene l’azione. Il Chieti chiude bene l’anno, non bisogna rammaricarsi per il pareggio contro il Celano, dico grazie ai ragazzi. Siamo felicissimi di ciò che stiamo facendo”.
IL CENTROCAMPISTA DEL CHIETI ANTONIO GAMMONE: “Per me il mio goal era regolare, perché ho chiesto l’uno-due ad Anastasi e sono partito dietro la linea dei difensori. Mi dispiace tantissimo, volevamo vincere ed invece non ci siamo riusciti. La squadra voleva i tre punti, ma non si può essere amareggiati perché finora abbiamo disputato un ottimo campionato. Speriamo di confermarci nel girone di ritorno ed ottenere grandi risultati”.
TABELLINO:
CHIETI-CELANO 1-1
Chieti (4-4-2): Feola; Bigoni, Migliorini, Pepe, Malerba; Fiore, Amadio, Del Pinto, Berardino (16′ st Gammone); Lacarra (44’st Rossi), Anastasi. A disp.: D’Ettorre, Gialloreto, Serpico, Cardinali, Cerbone. All.: Paolucci.
Celano (4-3-3): Liverani; Ferrara (35’st Amadio), Rapino, Bianciardi, Granaiola; Barbetti, Mascioli, Marfia; Sciamanna (29’st Luzi), Croce, Sabatini (15’st Olivieri). A disp.: Agostini, Furno, Ciolli, Dema. All.: Petrelli.
Arbitro: Sig. D’Ilasio (Trasarti di Teramo – Stazi di Ciampino)
Reti: 47′ pt Anastasi (CH), 7′ st Croce (rig.) (CE)
Ammoniti: Ferrara (CE), Rapino (CE).
Angoli: 5-2
Recupero: 2 minuti nel primo tempo, 5 minuti nella ripresa.