Chieti Comune virtuoso per la sicurezza stradale

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Parte oggi il primo programma a livello nazionale indirizzato alla scuola primaria

CHIETI – «Dopo il successo della “Befana del Vigile”, che ha registrato a Chieti oltre un migliaio di presenze lo scorso 5 gennaio, proseguono, anche per tutto il 2016, le attività della Polizia Municipale di Chieti rivolte ai più piccoli e agli studenti delle scuole del territorio promosse dall’Amministrazione Comunale». Lo ha dichiarato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.

A partire dalla giornata di oggi, venerdì 22 gennaio, prende il via, presso il Comando della Polizia Municipale di Chieti, coordinato dalla Comandante Donatella Di Giovanni, il primo programma di formazione a livello nazionale indirizzato, in modo congiunto, ad insegnanti della scuola primaria e operatori della Polizia Municipale che si occuperà di fornire in modo sinergico gli strumenti più idonei per affrontare, sotto il profilo psicopedagogico, culturale e legislativo il problema della educazione stradale nella scuola primaria.

“Noi sicuri. L’Abc della strada”, questo il titolo del programma finalizzato alla educazione stradale degli studenti, si svilupperà in 20 ore di formazione, distribuite in cinque giornate (22, 23, 29, 30 gennaio e 5 febbraio), ed è tenuto da esperti del settore della sicurezza e da una equipe di psicologi fortemente specializzati su tali problematiche.

«Nonostante tutti riconoscano la piaga rappresentata dall’incidentalità stradale, l’importanza dell’educazione alla sicurezza stradale viene ancora sottostimata – ha commentato il Sindaco Di Primio -. Si consideri, infatti, che i giovani possono arrivare completamente ignoranti su questo tema fino al momento del rilascio della patente, in quanto i corsi di educazione alla sicurezza stradale non sono previsti dai programmi scolastici e il loro inserimento è affidato esclusivamente alla sensibilità degli insegnanti. L’elevato numero di vittime che si registra nella popolazione tra i 15 e i 29 anni fa si che gli incidenti stradali rappresentino la prima causa di mortalità per i giovani e questo dimostra quanto sia necessario un percorso di educazione alla sicurezza stradale che cominci nell’infanzia e accompagni i giovani lungo tutto il loro percorso di formazione. Solo investendo sui guidatori di domani sarà possibile diffondere e radicare la cultura della sicurezza».

«La psicologia del traffico, branca della psicologia che studia il comportamento degli utenti della strada e i processi psicologici sottostanti – ha dichiarato la Comandante Di Giovanni – è estremamente importante per far conoscere meglio e capire le implicazioni comportamentali del fenomeno sicurezza (percezioni, attenzione, automatismi, atteggiamenti, aspetti cognitivo-sensoriali della guida) sia per riuscire ad interagire nel modo più efficace con i soggetti interessati. L’obiettivo principale del progetto, che in anteprima nazionale si realizzerà a Chieti, è quello di utilizzare le istanze di tale branca della psicologia per rendere la fruizione della strada più sicura e consapevole da parte dei ragazzi e degli adulti».

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