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A Chieti il Congresso sul Pronto Soccorso in Abruzzo

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Un momento di confronto su patologie tempo-dipendenti, dolore in Pronto Soccorso e tecniche diagnostiche utilizzate in area critica

CHIETI – “Un miglioramento organizzativo e strutturale dell’intervento sanitario di emergenza-urgenza oggi è un’emergenza nell’emergenza – dichiara Emmanuele Tafuri, presidente regionale SIMEU, Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza Abruzzo–Molise. La necessità di introdurre innovazioni sta diventando il fulcro della sanità a livello non solo regionale ma europeo e mondiale; si sta ragionando molto su vari aspetti atti al riordino dei sistemi assistenziali con dei criteri accettabili e condivisi”.

Una due giorni congressuale a Chieti prevista per il 25 e 26 ottobre presso l’Auditorium del rettorato dell’università G. D’Annunzio, organizzata dalla Gba congress&events, intesa come momento di confronto operativo per favorire l’incontro degli specialisti dell’emergenza su patologie tempo-dipendenti (SCA – Sindrome Coronarica Acuta), il trattamento del “sintomo dolore” in Pronto Soccorso, e tecniche diagnostiche utilizzate in area critica (ecografia ed ECOFAST). Attenzione particolare è rivolta all’attività della Osservazione Breve, all’evoluzione di questa sezione della MCAU (Medicina-Chirurgia ed Accettazione d’Urgenza) che permette attraverso la osservazione di casi clinici dubbi, una riduzione dei ricoveri evitando una dimissione intempestiva con notevole abbassamento del rischio clinico. Vengono inoltre trattati tematiche inerenti l’insufficienza respiratoria acuta, la gestione in urgenza della traumatologia in corso di attività sportiva, l’approccio diagnostico e terapeutico delle cefalee e della malattia trombo embolica.

Di fortissima attualità e rilevanza sociale la relazione del dottor Francesco Rocco Pugliese, Presidente nazionale SIMEU sulle aggressioni in pronto soccorso. Il rischio di subire aggressioni per infermieri e operatori sanitari è più elevato rispetto ad altri lavoratori che operano in contatto diretto con l’utenza. Il tipo di violenza che colpisce maggiormente gli operatori sanitari è quella proveniente dai pazienti e dai loro caregiver, attraverso aggressioni fisiche, verbali o di atteggiamento; gli effetti sull’operatore si possono verificare sia personalmente che professionalmente, oltre ad effetti negativi in termini economici, sociali e di qualità delle cure prestate. Ricordiamo tristemente che nel maggio del 2018 a Chieti si è verificata una violenta aggressione a due infermiere all’interno del pronto soccorso del Policlinico S.S.Annunziata.

Altro tema molto caldo è quello del ‘fine vita’ trattato dal Antonio Iacovella, direttore di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza a Chieti, in quanto “siamo noi i primi ad entrare in contatto con questi pazienti – spiega Tafuri – ‘pazienti fragili’ a cui è doveroso garantire una dignità ed assieme garantirla ai familiari anche predisponendo appositi spazi al momento non esistenti”.

Il dolore è indubbiamente un argomento centrale perché è il primo sintomo d’allarme riportato dai pazienti, quindi un mirato ed adeguato trattamento del dolore è alla base dell’intervento al fine di raggiungere l’obiettivo di un ‘ospedale senza dolore’.

“Intendiamo pensare al futuro – spiega Tafuri – e dobbiamo gestire la carenza dei medici nel pronto soccorso comprendendo e delineando il ruolo e la rilevanza del medico che lavora in emergenza assieme al percorso dei giovani che s’interfacciano con l’esperienza del prestare servizio in emergenza. Si tratta di un ambito fondamentale nella medicina perché necessariamente abbraccia varie discipline e richiede grandissime capacità di intuito assieme al forte stress dovuto alla tempestività dell’intervento. Urgono certamente più risorse umane e più spazi. L’Abruzzo è in linea qualitativa con lo standard italiano – conclude Tafuri – ma il nostro obiettivo è di muoverci in vista di un rapido e utile miglioramento per i personale sanitario e soprattutto per i pazienti sul territorio”.

L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre alle ore 13.30 presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università di Chieti.

Pubblicato da
Marina Denegri

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