I consiglieri di maggioranza, ribadendo l’appoggio al sindaco,sostengono che la vendita è l’unica soluzione per evitare uno squilibrio finanziario dell’Ente
CHIETI – “Ribadiamo con forza il pieno appoggio al sindaco e al suo operato”. I consiglieri di maggioranza presenti ieri in Consiglio Comunale a Chieti esprimono rammarico e delusione per il mancato svolgimento del Consiglio avente ad oggetto l’alienazione della farmacia comunale n 1.
«L’obbligo della maggioranza – commentano i consiglieri – è quello di perseguire il miglioramento della situazione finanziaria dell’ente: se c’è qualcuno, dunque, che nottetempo pensa di andare vigliaccamente dal notaio per dimettersi, allora faccia un atto di coraggio, presenti una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco e raccolga in Consiglio Comunale i voti necessari per mandare a casa l’amministrazione comunale.
La vendita della farmacia rappresenta l’unica e insostituibile soluzione per evitare uno squilibrio finanziario nell’esercizio 2018. Nel corso dei ripetuti incontri ai quali hanno partecipato amministratori, dirigente agli affari finanziari, sindaco e giunta è stata fornita risposta ad ogni dubbio ed è emerso chiaramente, come evidenziato dallo stesso dirigente del IV Settore con una nota ufficiale che “non vi sono margini per una variazione compensativa che possa evitare la vendita della farmacia”, decisione, per altro, già assunta ed approvata con la delibera 384 del 28 maggio 2018 riguardante il DUP.
La delibera che oggi si sarebbe dovuto approvare, infatti, “procedeva alla risoluzione consensuale dei rapporti in essere relativi alla gestione in capo all’Azienda Speciale Multiservizi “Chieti Solidale” della farmacia nonché demandava al dirigente dell’ufficio di progetto l’adozione di tutti gli atti necessari per la cessione a terzi mediante asta pubblica”.
Forse non è chiaro, né ai 5 pseudo consiglieri di maggioranza né all’opposizione, che in caso di mancata alienazione della farmacia le ripercussioni per l’intera città saranno drammatiche. L’interruzione dell’attività amministrativa, con l’arrivo di un commissario straordinario nel caso di una caduta del Consiglio Comunale o dimissioni del sindaco, creerà un blocco amministrativo con la conseguente perdita degli investimenti previsti per la città, la mancata assunzione di dipendenti, non escludendo ulteriori gravi dismissioni di beni pubblici: a pagarne i danni saranno direttamente i cittadini, il Comune e le Società Partecipate e in particolare proprio i dipendenti della Chieti Solidale e della Teateservizi.
Il momento è estremamente delicato e di estrema importanza per il bene della città. Venerdì 30 novembre torneremo in aula e voteremo a favore della conclusione della procedura in quanto la non votazione costituisce azione in contrasto con quanto comunicato alla Corte dei Conti quale misura per migliorare la situazione finanziaria del Comune.
I consiglieri Costantini, De Lio, Melideo, Rispoli e Troiano se ancora fanno parte della maggioranza consiliare si assumano la responsabilità di essere presenti al prossimo consiglio, in caso contrario diventeranno inutili tutti gli interventi posti in essere per tenere in sicurezza i conti del Comune e garantire i servizi ai cittadini».