Sindaco Di Primio: “Grazie al lavoro svolto da ANCI e dal Comitato di Settore che presiedo, vengono riconosciuti adeguamenti dei livelli e stipendiali ai dipendenti di Regioni, Province, Comuni e Camere di Commercio, nonché le funzioni della Polizia Locale”
«L’obiettivo dichiarato – prosegue il Sindaco Di Primio – era quello di semplificare le norme, gratificare anche economicamente i lavoratori, premiare chi si assume maggiori responsabilità, riconoscere le specificità professionali, affermare una maggiore autonomia organizzativa degli Enti. In materia di concertazione decentrata, aver chiarito le modalità di finanziamento della parte variabile del fondo, eviterà che personale e sindaci debbano sottostare alle diverse interpretazioni degli ispettori del MEF. Importante è anche l’aumento che il personale vedrà sulla propria busta paga. Dopo che sono cadute nel nulla le richieste dell’ANCI al Governo perché vi fosse una erogazione di maggiori fondi per i Comuni, così che ogni Ente potesse più agevolmente gestire l’incremento stipendiale, è necessario assicurare la tenuta finanziaria del nuovo contratto. ANCI auspica, proprio per dare una risposta alle criticità di molti bilanci, che vi sia libertà, per i Comuni, di utilizzare gli accantonamenti degli anni scorsi, anche ai fini del saldo di competenza 2018. Il Governo dovrà, inoltre, fornire un definitivo chiarimento, vista la posizione discordante di alcune sezioni regionali della Corte dei Conti, circa le possibilità di utilizzare, da parte degli Enti in disavanzo, gli accantonamenti degli anni scorsi al fine di coprire l’aumento contrattuale.
I Comuni hanno sempre più bisogno di dare risposte in merito alle aumentate competenze – aggiunge il Sindaco -. Per questo, con particolare favore, il Comitato e l’ANCI salutano la possibilità di destinare un premio in termini economici a chi decide di assumersi maggiori responsabilità ampliando le attività legate al conferimento delle posizioni organizzative con delega alla firma di atti che abbiano il crisma del provvedimento finale avente rilevanza esterna.
Sempre in tema di maggiore efficacia ed efficienza delle attività dei Comuni, per sopperire alla carenza di figure apicali e alla mancanza stessa di personale che, a causa del blocco delle assunzioni, in questi anni, ha afflitto soprattutto i piccoli Comuni, si è previsto che le posizioni organizzative possano essere conferite anche al personale cat. C.
Il contratto, infine, contiene anche lo storico riconoscimento delle funzioni della Polizia Locale che norma in un’apposita sezione contrattuale, e la valorizzazione di professionisti quali gli avvocati e i giornalisti degli Enti, mai considerati, che, su specifica indicazione del Comitato, ha trovato albergo nel nuovo contratto.
In un momento in cui il tema della sicurezza delle nostre città è molto sentito, particolare valore ha la sezione contrattuale dedicata alla Polizia Locale, dopo il Decreto Sicurezza parte del sistema della sicurezza urbana integrata. Anche in questo caso, per la prima volta, a circa 60mila agenti della Polizia Locale, grazie al lavoro di ANCI e alle richieste del Comitato di Settore, viene riconosciuta una specificità che si concretizza nelle norme contenute nella sezione speciale contrattuale loro dedicata.
Gli agenti della Polizia Locale potranno beneficiare, come le altre categorie cui viene riconosciuta una indennità di funzione, della revisione degli importi della stessa grazie all’accorpamento di rischio, disagio e maneggio valori. La vera valorizzazione del personale in forza alla Polizia Locale passa anche attraverso il riconoscimento di una specifica indennità legata alle professionalità e parametrata sia alle responsabilità del grado sia alle mansioni legate ai servizi operativi.
Questo traguardo, che, comunque, ci vede soddisfatti – conclude il Sindaco – è il primo che il sistema dei Comuni intende raggiungere. Davanti a noi abbiamo quello delle maggiori autonomie e responsabilità nella determinazione del salario accessorio e nel suo utilizzo al fine di incentivare capacità e merito delle donne e degli uomini che ogni giorno, insieme ai sindaci e agli amministratori, alzano le saracinesche del più grande erogatore di servizi del Paese: il Comune».
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