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Chieti, “Evoluzione digitale nella PA”: convegno e protocollo d’intesa all’Università

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In mattinata è intervenuto il ministro Madia

CHIETI – Il Protocollo di intesa tra Arma dei Carabinieri, Luiss Guido Carli e Sogei, l’evoluzione normativa e le best practice nell’innovazione digitale della PA e i valori dei dati nella società digitale sono i temi che sono stati trattati nel corso del convegno intitolato “Evoluzione digitale della PA”, svolto all’auditorium dell’Università degli studi di Chieti e Pescara “Gabriele D’Annunzio”.

Alla presenza del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia e dei vertici dell’Arma dei Carabinieri, della Luiss Guido Carli e di Sogei, è stato presentato il Protocollo di intesa firmato lo scorso luglio dalle tre istituzioni che promuove attività di ricerca e condivisione di conoscenze tecnologiche per migliorare la gestione dei sistemi informatici amministrativi, il valore e la centralità dei dati digitali con un focus sull’evoluzione normativa che ha interessato il mondo digitale e la PA.

Tra gli illustri relatori il Rettore della Luiss Guido Carli Paola Severino, l’amministratore delegato di Sogei Andrea Quacivi, il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, il Presidente dell’Inps Tito Boeri, il procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia Giovanni Russo, i rettori delle Università di Chieti-Pescara, Teramo e L’Aquila Sergio Caputi, Luciano D’Amico e Paola Inverardi.

“Quello di oggi è un convegno importante per il tema trattato – ha detto il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette – e penso che sia un significativo riconoscimento per il lavoro che in questo senso sta svolgendo e continuerà a svolgere in maniera straordinaria il Centro Nazionale Amministrativo dei Carabinieri che è nato a Chieti oltre 15 anni fa, nel 2001, a suo tempo insieme al Generale Venditti, che era allora il capo di Stato Maggiore, e al Generale Molluso che a suo tempo ha avuto il privilegio di vedere a distanza di tempo quanto sia andata avanti questa digitalizzazione.

Se il Ministro della Pubblica Amministrazione è qui per parlare della necessità e dei progressi che si sono fatti nell’informatizzazione, ma anche sul lavoro svolto dai Carabinieri in questo senso è dovuto soprattutto al lavoro che i Carabinieri qui hanno fatto, hanno svolto un lavoro che spesso li ha portati a collaborare con l’Università e questa è un’altra ragione di soddisfazione.

Bisogna andare avanti, essere forti secondo me e determinati nel preservare il valore che ci viene dal passato nel valorizzare le esperienze fatte, ma anche nella consapevolezza dei presenti e nella proiezione futura. Lo facciamo qui con l’informatizzazione e vogliamo continuare a farlo come facciamo in tutti gli altri settori.

Il lavoro che facciamo sul piano della formazione delle alte forze di polizia è un lavoro che nessun’altra forza di polizia svolge come noi, sono decine di migliaia gli operatori appartenenti ad alte forze di polizia a ordinamento militare o a ordinamento civile. È un lavoro che stiamo facendo da 20 anni, ma soprattutto negli ultimi anni è un lavoro anch’esso per il futuro”.

“Complimenti all’Arma dei Carabinieri e all’Università di Chieti-Pescara che hanno saputo organizzare questa iniziativa qui – ha detto il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – non solo per generosità nei confronti dell’Abruzzo e di Chieti, ma anche per un discorso di coerenza con i natali e di percorso storico e culturale.

Chieti e l’Abruzzo non sono estranei da questo cammino di ambizione della Pubblica Amministrazione:

è partito da Chieti ad opera di un chietino, il primo ‘pugno allo stomaco’ nei confronti dello stato moloch affinché si accorgesse del cittadino e delle sue esigenze di cittadinanza. Fu Silvio Spaventa da Bomba nel 1888 a Bergamo a porsi il tema di qual è il rapporto giusto della Pubblica Amministrazione nei confronti di persone, imprese e territorio.

Fu rivoluzionario e la categoria della rivoluzione ci aiuta a capire quale sia il mezzo da usare per introdurre il mezzo potente della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione. Il titolo del convegno evoca rivoluzione, all’Università di Teramo ho studiato che quando l’evoluzione è doppia si chiama rivoluzione.

Per quanto riguarda la scelta di Chieti per questa iniziativa, volevo ricordare che un personaggio di Chieti, senza il doppio cognome, ben voluto dagli abruzzesi, dalla Repubblica e dalla storia democratica italiana, è stato colui che ha concepito la 241 del ’90 che è Gaspari, la memoria fertilizza la democrazia.

Gaspari ha proposto per la prima volta un riordino del procedimento amministrativo concependo una Legge che lo formattizzasse. Il portatore di interesse, che può essere anche il cittadino, può rapportarsi con la Pubblica Amministrazione e poi siamo arrivati a queste straordinarie spinte innovative.

La Pubblica Amministrazione è nata per due esigenze: una all’interno delle comunità religiose, per organizzare la loro vita con poche risorse economiche, e dall’altra parte nella vita militare per dare un’organizzazione precisa con ruoli precisi. Nasce così la Pubblica Amministrazione che però con la sola forza del Diritto non ce l’ha fatta ed ha avuto anche bisogno dell’aiuto dirompente della tecnica, superando l’esigenza della frontalità attraverso appunto la digitalizzazione”.

“Sono dei processi importanti – ha sottolineato il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia – iniziamo a fare dei bilanci e dimostriamo che questi processi che abbiamo messo in atto stanno portando a dei risultati, noi oggi siamo in grado, penso per la prima volta in Italia, di parlare di uno stato di avanzamento, di dire già quali sono i risultati raggiunti e di sperare che questa attuazione vada avanti anche nella prossima legislatura.

Tanti sono i passi in avanti: dalla fatturazione elettronica, al sistema unitario dei pagamenti. Di questo sistema ne beneficiano quasi due milioni di persone e crescono le amministrazioni che sono in grado di digitalizzare il proprio sistema, persino il servizio anagrafe passa da 8 mila banche dati anagrafe ad una sola banca dati.

Oggi è un concetto che anche con il commissario Piacentini sta decollando che coinvolge 800 comuni, grandi comuni. Questo è un progetto particolarmente complesso che riguarda anche la sicurezza, eppure è un processo in evoluzione. Quindi noi oggi siamo in grado di parlare di uno stato di avanzamento e facciamo in modo che continui anche nella prossima legislatura”.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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