CHIETI – Il Capogruppo del Gruppo UDC al Comune di Chieti, Consigliere Comunale Mario De Lio, ha emesso la seguente nota.
«Le presunte disponibilità di risorse finanziarie che oggi “spuntano” per gli “alloggi Ater” e che sarebbero “da destinare alla manutenzione delle case popolari” non saranno il solito specchietto per le allodole abusato troppo spesso dalle passate gestioni ATER.Pertanto, come Consigliere Comunale e a nome del costituendo Comitato “Cittadini contro il degrado”, ribadisco che non saranno due transenne, sistemate frettolosamente alla meno peggio davanti al muro pericolante di Via Salvo d’Acquisto o nell’area esterna del complesso di Via Sallustio, che potranno fermare la nostra azione di protesta che proseguirà, quindi, secondo il crono programma già prestabilito.Troppo spesso, infatti, abbiamo assistito a promesse similari con il risultato che oggi, dopo trent’anni, le abitazioni si trovano nel più completo degrado igienico-sanitario e le strutture esterne sono talmente mal ridotte da rappresentare un serio pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Le promesse a mezzo stampa della nuova gestione ATER non ci soddisfano!!!
Quindi, fin tanto che anche nell’ultimo appartamento di proprietà ATER non saranno conclusi i lavori di ripristino delle più elementari norme igienico-sanitarie, non sospenderemo le nostre azioni di protesta.Leggiamo, comunque, con favore la ritrovata disponibilità economica dell’ATER che, senza dubbio, è il frutto del piano di risanamento avviato dall’attuale Commissario, ma ciò non di meno ed in ragione, soprattutto, del recente passato, vigileremo con maggiore attenzione sulla nuova gestione dell’Azienda Territoriale di Chieti affinché non si abbiano a produrre nuovamente gli attuali disservizi.Ad oggi, inoltre, rispetto alle due Petizioni Popolari, riscontriamo solo la risposta da parte del Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che si è reso disponibile a sostenere la nostra azione di sensibilizzazione, mentre dall’ATER di Chieti e dalle altre Autorità Competenti, non si è avuto riscontro alcuno.I cittadini come possono ancora avere fiducia e credere nelle Istituzioni se non sono degni nemmeno di una risposta?»
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