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Chieti, discarica Colle Sant’Antonio: tre anni di vane promesse da parte della Regione

da Redazione

L’Assessore Bevilacqua  sottolinea che nessuno stanziamento economico in nessuna Legge di Stabilità è stato previsto dalla Giunta regionale

Incendio discarica Chieti interventiCHIETI – “In questi anni l’Amministrazione Comunale non ha mai fatto venir meno l’attenzione sull’area di stoccaggio di Colle Sant’Antonio devastata da un incendio doloso a giugno 2015, prova ne sono gli innumerevoli documenti e la corrispondenza intercorsa tra Comune e Regione, ente quest’ultimo chiamato per legge ad adempiere la bonifica e le obbligazioni di pertinenza ma rimasto sordo in questi lunghi anni alle richieste del Comune e dei cittadini”.

È quanto comunica l’Assessore all’Igiene e Sanità e Raccolta Differenziata, Alessandro Bevilacqua.

«La polemica sollevata da Casa Pound, concettualmente comprensibile, ha tuttavia sbagliato destinatario – precisa l’Assessore -. Agli esponenti del Movimento politico chiedo dunque, anziché affiggere manifesti sotto la sede del Municipio, di informarsi meglio e semmai organizzare una manifestazione congiunta sotto gli uffici regionali. In quel caso avrà il sostegno personale, amministrativo e politico.

Per riepilogare l’annosa vicenda – evidenzia l’Assessore – ricordo che:
1) a dicembre 2015 il sindaco Di Primio – dopo aver predisposto nei mesi precedenti una serie di ordinanze per mettere in sicurezza l’area e aver avuto rassicurazioni sullo stato del sito da parte dell’Arta – fa appello alla Regione per richiedere finanziamenti dedicati al ripristino dei luoghi e alla bonifica. Alla richiesta di risorse economiche viene allegato il progetto di messa in sicurezza dell’area, voluto dalla stessa Regione, il cui intervento è quantificato in euro 435mila circa;
2) a luglio 2016, dopo mesi di attese vane, il sindaco Di Primio ribadisce alla Regione la richiesta di intervento, inviando anche all’Ufficio Bonifiche Regionali, tramite posta certificata, la documentazione già inoltrata a dicembre 2015 con la richiesta di finanziamento e il progetto;
3) il 26 settembre 2016 la Regione Abruzzo, per il tramite del dirigente del Servizio Gestione Rifiuti, dott. Gerardini, convoca una riunione, all’esito della quale assumerà l’impegno di stanziare delle risorse economiche a valere sulla Legge di Stabilità Regionale 2016 per la bonifica del sito, così come verbalizzato nel corso dell’incontro stesso;
4) ad agosto 2017, visto il lassismo da parte della Regione, il sindaco Di Primio risollecita sull’argomento gli uffici tecnici regionali, inviando nuovamente tutta la documentazione del caso; il 3 novembre 2017 segue un ennesimo appello, tramite lettera formale, ai vertici politici regionali, in particolare all’assessore all’Ambiente ed Ecologia Mario Mazzocca, con l’invio della documentazione.

A quasi un anno dall’ultima corrispondenza – conclude l’Assessore Bevilacqua – purtroppo duole constatare che né un centesimo è arrivato nelle casse comunali per la bonifica del sito né alcuna rassicurazione da parte degli uffici tecnici regionali e dei vertici politici. Che sia mobilitazione, dunque, cari esponenti di Casa Pound ma sotto gli uffici regionali».

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