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Chieti, Febbo: “Anche il Sole 24 Ore attesta la lentezza della nostra regione”

da Redazione

Il consigliere regionale sottolinea la lentezza dell’ esecutivo nello spendere i fondi (476 milioni di euro) messi a disposizione dall’UE  

FebboCHIETI –  “Adesso anche il Sole 24 Ore attesta, dati alla mano, come l’Abruzzo sia in ritardo e lento a spendere i fondi regionali del PSR destinati al mondo rurale. La nostra regione registra infatti una delle peggiori performance: è addirittura la terzultima nella capacità di raggiungere gli obiettivi di spesa“.

Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo.

“Il quotidiano economico nazionale nell’edizione odierna – continua Febbo – evidenzia la lentezza e l’incapacità di questo esecutivo nello spendere i fondi (476 milioni di euro) messi a disposizione dall’UE come denunciato dal sottoscritto in più occasioni. Una riorganizzazione degli uffici con la quale tecnici e periti vengono spostati in altri dipartimenti e un Dipartimento agricoltura che diventa “Pescara centrico” con la chiusura di molti uffici periferici e territoriali sono le cause di una gestione caotica e confusionale dei bandi del Programma di Sviluppo Rurale.

Ricordo anche la sentenza di novembre scorso del Tribunale Ordinario di Teramo che ha dichiarato antisindacale il comportamento della Regione laddove ha proceduto a collocare in disponibilità parte del personale della Direzione Politiche agricole senza consultare le organizzazione sindacali.

A tutto questo si deve aggiungere le circa quaranta unità lavorative che sono andate in pensione dal primo gennaio grazie al maxi piano di 172 pre-pensionamenti in Regione Abruzzo, deciso a sorpresa dal presidente Luciano D’Alfonso. Un’operazione che lascia il Dipartimento agricoltura senza personale incaricato proprio nella predisposizione e pianificazione dei bandi del PSR. Quindi – aggiunge Febbo – oggi ci troviamo di fronte ad una catastrofe annunciata con pochi bandi emanati e con una struttura disorganizzata dove vi sono poche unità lavorative dedicate alla lavorazione dei bandi dello sviluppo regionale.

Oggi il Sole 24ore- continua Febbo – sottolinea infatti come l’Abruzzo sia fanalino di coda in termini di spesa e rimedia così un’altra figuraccia a livello nazionale con la nostra Regione incapace di mettere in campo azioni idonee al fine di spendere i fondi a disposizione per gli imprenditori agricoli e il settore primario. Solo poco prima di Natale sono usciti i primi bandi inerenti gli investimenti tanto attesi dal mondo agricolo.

Fatti uscire in maniera frettolosa senza che la procedura informatica fosse pronta solo per recuperare e rispettare una tabella di marcia sui fondi strutturali in forte ritardo e per non rimediare una ennesima figuraccia al Direttore generale Cristina Gerardis dopo quella del precedente articolo sempre del Sole24Ore. Mentre il primo bando per i futuri giovani agricoltori del primo insediamento, dopo i ritardi e le svariate proroghe, avremo forse la graduatoria solo a Luglio visto i problemi che ho sopraelencati.

Adesso voglio proprio capire – conclude Febbo – quali sono le reali intenzioni di questo esecutivo regionale che ormai si trova a metà del suo mandato. Mi piacerebbe inoltre conoscere la strategia che intende assumere il presidente D’Alfonso al fine di recuperare il gap perso in questi primi due anni di amministrazione nel corso dei quali abbiamo oltre al PSR anche tutti i fondi FERS in forte ritardo soprattutto adesso che si è deciso addirittura incoscientemente di sostituire l’Autorità unica di Gestione dei Bandi del POR- FERS Giovanni Savini.

A metà mandato si va a sostituire senza motivi un posto chiave come l’AdG dei fondi strutturali che determinerà inesorabilmente un ulteriore e brusco rallentamento di tutti i bandi dei fondi strutturali. Credo proprio che l’Abruzzo di ‘veloce’ in questo ultimo periodo ha visto solo le poltrone attribuite in maniera ‘facile’ ai soliti volti noti”.

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