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Chieti, incontro tra comitato SI DAD e dirigenti scolastiche

da Marina Denegri

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All’incontro presenti anche il Sindaco e l’assessore Giammarino: “Abbiamo voluto la riunione perché si andasse a fondo al tema”

CHIETI – Si è svolto ieri mattina un incontro con i rappresentanti dei genitori che animano il Comitato cittadino Sì DAD e le dirigenti dei comprensivi scolastici cittadini. Un incontro voluto dall’Amministrazione, su istanza del comitato, sul tema dell’opzione della didattica a distanza finché dura la pandemia. All’incontro erano presenti il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino, le dirigenti dei Comprensivi 1,2,3,4 e i genitori del comitato.

Abbiamo voluto agevolare questo confronto, perché l’Amministrazione non ha potere decisionale in merito alla scelta di praticare lezioni a distanza – così il sindaco Diego Ferrara e e l’assessore GiammarinoL’incontro è nato proprio per facilitare il dialogo scuola-famiglie in un momento estremamente delicato che la nostra città e il Paese intero stanno vivendo a causa della pandemia. L’istanza ci è giunta da parte del comitato di genitori che si è formato anche a Chieti ed è favorevole all’opzione della didattica a distanza, la cui praticabilità non è competenza dell’Amministrazione, che è solo proprietaria degli edifici scolastici e dispone con ordinanza l’interruzione della didattica in situazioni di emergenza o a tutela della pubblica incolumità. La prospettiva è stata chiarita dalle quattro dirigenti presenti all’incontro, che ringraziamo per la disponibilità, che hanno fatto presente della difficoltà di rendere operativa tale alternativa.

Il primo problema riguarda i mezzi di collegamento tecnologico delle scuole e la dotazione di organico che proprio a causa della peculiarità della didattica a distanza, non rendono facilmente praticabili le due modalità in contemporanea, possibile oggi solo con certificazione medica, perché l’insegnante non può scindere attenzione e ascolto durante le lezioni e si finirebbe con il non poter garantire pari qualità della didattica agli studenti, ledendo così un diritto degli stessi. A rendere ancora più complessa la praticabilità dell’opzione è poi l’esigenza di rispondere a direttive interne alla dimensione scolastica, circa il rispetto delle normative vigenti che attribuiscono alla presenza la preponderanza, questo anche grazie ai protocolli di sicurezza e distanziamento che sono ormai applicati in tutte le scuole e alle sanificazioni quotidiane, che sono diventate organiche alle attività scolastiche e che l’Amministrazione assicura in ogni caso. Siamo comunque lieti che ci sia stato un confronto aperto sulla questione e che a questo abbia fatto fronte un chiarimento delle ragioni di entrambe le parti, con la speranza che presto, tali argomenti siano superati dall’uscita dall’emergenza e dalla pandemia”.

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