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Chieti, al via le iscrizioni all’asilo nido comunale: ecco quando

da Marina Denegri

asilo nido colori

Dal 3 maggio al via le iscrizioni, sia in via telematica  sia manuale presso gli uffici comunali, per il “Riccio e la volpe

CHIETI – Da lunedì 3 maggio sarà possibile procedere all’iscrizione dei bambini all’unico asilo nido comunale aperto, “Il riccio e la volpe” di via Amiterno. La procedura sarà operativa sia in via telematica che manuale presso gli uffici comunali della Pubblica istruzione. Si è inoltre svolta stamane una riunione sulla riorganizzazione del servizio, al fine di garantirlo e consentire, nel più breve tempo possibile, l’utilizzo di altre strutture e, di conseguenza, il progressivo abbattimento delle liste d’attesa. All’incontro hanno preso parte gli assessori a Personale e Pubblica Istruzione Enrico Raimondi e Teresa Giammarino e la consigliera delegata agli asili nido Barbara Di Roberto.

“Sui nidi la linea dell’Amministrazione è netta: garantire il servizio, azzerando le liste di attesa e mettendo a disposizione della comunità il maggior numero di strutture comunali possibile – così il sindaco Diego Ferraraè un impegno preso con la città, che onoreremo, affinché i bambini possano essere iscritti ed essere seguiti al meglio, tenendo conto dell’Isee delle famiglie, in modo che venga assicurato a tutti, in primis alle fasce più vulnerabili e stabilendo gli standard e la qualità del servizio. Il nido è l’unico rimasto aperto e proseguirà il suo naturale percorso, senza alcun tipo di cambiamento anche per il prossimo anno. Il Comune farà un bando per individuare i gestori delle altre strutture utilizzabili e di proprietà pubblica, chiuse dal 2018 o ancora da aprire. Si tratta di un servizio essenziale, che non può essere sottodimensionato com’è oggi e che dobbiamo assicurare perché il ruolo di una pubblica amministrazione è quello di sostenere le famiglie, soprattutto in questo momento”.

Nessun posto di lavoro sarà perso – riferiscono gli assessori al Personale e alla Pubblica Istruzione Enrico Raimoindi e Teresa Giammarino e la consigliera Barbara Di Roberto, a margine della riunione sindacale tenutasi stamane – Un concetto ampiamente ribadito alle sigle sindacali che abbiamo voluto incontrare proprio per chiarire che non è nostra intenzione chiudere l’asilo, ma garantirlo e rilanciarlo e che tale via sarà intrapresa non subito, ma da qui a due anni, il tempo, cioè, di capire come il piano di riequilibrio procederà il suo percorso. In ogni caso sarà un percorso costruito e condiviso con i sindacati e il personale e, soprattutto, trasparente.

Nel frattempo non possiamo restare con le mani in mano. La struttura di via Masci è nuova e completa anche negli arredi e stiamo lavorando con gli uffici perché sia disponibile ad accogliere i bambini già da settembre, una volta effettuato il bando per individuare il soggetto che avrà la gestione. Così ci auguriamo di fare anche con l’asilo di piazza Carafa, dove però mancano gli arredi ed è in sede di definizione il cantiere degli alloggi soprastanti, ma su cui potremo intervenire in progress, aprendo nuove possibilità anche dopo settembre. Le strutture di via Arenazze e viale Amendola, necessitano di lavori di adeguamento, affinché possano essere compatibili ai parametri richiesti dalla Regione per l’accreditamento e, dunque, per poter essere destinatari di risorse da utilizzare a copertura dei costi. Con l’assessorato ai Lavori Pubblici abbiamo però disposto un progetto che interessi entrambe le strutture, per cui chiederemo di poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal bando del Ministero della Pubblica Istruzione che scade a fine maggio e che con una dotazione complessiva di 700 milioni nasce proprio per riqualificare e mettere a norma e in sicurezza asili nido e scuole dell’infanzia. Lo scopo di questa azione è quello di elevare lo standard dei servizi che Chieti deve tornare a essere in grado di dare, perché non si tratta di privilegi, ma di dare a ogni cittadino, grande o piccolo e a ogni famiglia, la possibilità di esercitare i propri diritti”.

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