“La sostenibilità e la preservazione dell’ambiente sono obiettivi centrali della nostra legislatura attraverso una serie di interventi, che non si limitano alla cura del verde, ma promuovono anche la sostenibilità a vari livelli – così il sindaco Diego Ferrara – uno di questi è la mobilità, l’efficientamento energetico, ma vogliamo segnare il passo a questo nuovo modello di sviluppo che ci metterà al pari delle realtà europee più evolute. Per tali ragioni ringrazio chi ha collaborato all’ordine del giorno che mette insieme delle sensibilità e un entusiasmo che sono certo farà da valore aggiunto alla nostra azione. Per quanto riguarda la nuova denominazione, sposa in pieno la volontà di perseguire tale transizione fra i punti fondamentali della nostra legislatura ed è messa nero su bianco nelle linee di mandato dell’Amministrazione”.
“Ci sono due aspetti importanti, i temi e i tempi – aggiunge Filippo Di Giovanni, capogruppo Pd – Per quanto riguarda i tempi siamo alla vigilia della scadenza del Recovery Fund e del piano Next Generation, in cui i processi di transizione ecologica sono collegati anche a transizioni digitali, perché si tratta di due settori che devono essere moderni per rendere i Paesi e l’azione amministrativa al passo con i tempi. Sono temi centrali di tutto il piano europeo che ci dovrà portare fuori dalla pandemia. Con questo impegno siamo perfettamente in tempo a fare la nostra parte applicando uno degli strumenti in arrivo dall’Europa”.
“L’Ambiente è la dimensione più importante su cui agire per via della progressiva compromissione degli ecosistemi terrestri la cui salute è anche alla base della nostra economia e qualsiasi governo deve dare valore a questa lotta, a partire dal locale – illustra la consigliera Valentina De Luca – Per un Comune dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica significa coinvolgere i cittadini nella consapevolezza della situazione, mobilitarli affinché facciano tutto il loro possibile per contrastare il surriscaldamento e guarire il pianeta, ogni singola azione nel nostro piccolo ha un’eco importante nelle nostre città, nazioni, continenti. Oggi l’Amministrazione rende chiara questa consapevolezza e si impegna perché tutte le azioni non vadano ad aumentare le emissioni di Co2 e si concentrino su mobilità sostenibile e transizione ecologica. Accadrà anche coinvolgendo anche le giovani generazioni per arrivare alle loro famiglie e cambiare le abitudini della comunità. A tutto questo diventa priorità nell’agenda amministrativa e anche occasione di partecipazione attiva oltre che sostenibile”.
“Si pone il primo mattoncino di una pianificazione strategica che pone le basi per avere obiettivi coniugati al 2030 e al 2050 – aggiunge Massimiliano La Rovere – azione che è parte di una visione strategica per il futuro di Chieti che si aggancia a un piano ambientale preso come impegno nella scorsa campagna elettorale. È una scelta concreto, perché le ricerche più recenti riferiscono che i danni derivanti da mali ambientali possono incidere fino al 10 per cento del PIL. Per questo non è dunque solo un atto ambientalista, ma una scelta amministrativa, perché il compito principale di un governo è prevenire i problemi, non crearli”.
“L’obiettivo è rendere la città più vivibile e sostenibile, pronta a risollevarsi nel post pandemia – conclude l’assessore Chiara Zappalorto – Lo faremo potenziando la differenziata, contenendo gli sprechi e creando la sinergia con le istituzioni scolastiche perché avremo l’esigenza vera di vivere gli spazi all’aperto e rendere il nostro territorio più fruito e fruibile come l’Europa ci invita a fare”.
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