Sindaco Di Primio: “E’ necessario che la Regione finanzi le opere di messa in sicurezza e adeguamento della struttura e che venga definito il Regolamento 2016 per la compartecipazione al pagamento delle rette”
CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ieri mattina, presso il suo ufficio, con l’Assessore alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo, e l’Assessore alle Finanze, Valentina Luise, ha ricevuto la coordinatrice della Rsu degli Istituti Riuniti di Assistenza “San Giovanni Battista” di Chieti, Fausta Ballatore, il segretario regionale della CSIL, Gabriele Martelli, e il segretario provinciale della Diccap-Confsal, Smeraldo Ricciuti.
Il Sindaco, rimarcando il non avvenuto trasferimento, da parte della Regione, dei fondi relativi alle quote spettanti al Comune e l’assenza del Regolamento 2016 che stabilisca la gestione della compartecipazione al pagamento delle rette per gli ospiti degli Istituti Riuniti, ha rimarcato la necessità primaria che la struttura venga adeguata ed ha ricordato, in tal senso, l’impegno assunto dalla Regione Abruzzo di erogare i relativi finanziamenti.
«All’esito della riunione – ha dichiarato il Sindaco – invierò una nuova lettera al Governatore della Regione ove, richiamando quanto annunciato al tavolo tecnico presso la Prefettura, chiederò che venga definita la situazione di Villa degli Ulivi, la cui funzionalità è fondamentale per creare le condizioni della conservazione dei posti di lavoro. E’, inoltre, necessario che la Regione finanzi le opere di messa in sicurezza e di adeguamento della struttura di Piazza Garibaldi e che venga definito al più presto il Regolamento 2016 per la compartecipazione al pagamento delle rette degli ospiti degli Istituti Riuniti in modo da avere certezze sui flussi di pagamento.
E’ indispensabile che la Regione dica cosa intende fare di questa importante, storica struttura di assistenza che, quest’anno, compie 150 di vita. L’adeguamento degli Istituti Riuniti “San Giovanni Battista” – ha concluso il Sindaco – offrirebbe la reale possibilità di effettuare un piano di investimenti ed eviterebbe finalmente quella sequela di sopralluoghi e di controlli che ancora oggi si susseguono presso la struttura.»