Magalli torna a Teatro dopo oltre 30 anni
CHIETI – Sabato 22 novembre, alle ore 21, al Teatro Auditorium Supercinema di Chieti, andrà in scena l’anteprima della piece teatrale “La botta in testa” che vedrà il ritorno sul palcoscenico del noto presentatore Giancarlo Magalli. È uno spettacolo di beneficenza e solidarietà ce ha lo scopo di sostenere le attività dell’Unitalsi Abruzzo. Per acquistare i biglietti ci si può rivolgere al numero verde Unitalsi 800.062.026 oppure si può chiamare la sottosezione Unitalsi di Chieti al numero 0871.349407 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Oppure si può chiamare al numero 347.4877263. il costo del biglietto d’ingresso è di 12 euro e tutto l’incasso verrà devoluto alle attività unitalsiane in Abruzzo. La serata si terrà con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Chieti e del Comune di Chieti.
“Ringrazio Alessandra Bascelli per il lavoro incessante, appassionato e professionale che fa da tantissimi anni per Unitalsi e tutti i volontari – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Chieti, Emilia De Matteo – mai come in questo momento c’è bisogno di solidarietà, si deve cercare di fare una valutazione attenta di quelle che sono le necessità, quindi si deve creare una rete sul territorio. In questo senso ribadisco l’importanza della parte politico-amministrativa delle associazioni del posto. Quindi abbiamo dato volentieri l’appoggio per questo evento, in particolare per la grande professionalità artistica che viene messa a disposizione per raccogliere fondi per il sociale. Invitiamo i cittadini e tutti coloro che saranno presenti alla serata a partecipare con un contributo”.
“Venderò biglietti, verrò allo spettacolo e porterò gente – ha proseguito il consigliere regionale Giorgio D’Ignazio – oggi anche fare volontariato è difficile perché tutto ha un costo. Quindi dobbiamo aiutare i volontari perché ne hanno bisogno. Io sono arrivato tardi come barelliere, nel 2004, ed ho visto tanta partecipazione dei giovani, questa cosa non me l’aspettavo. Sono contento di quello che sto facendo, dobbiamo fare sempre di più”.
“La storia di Unitalsi era di servizio – ha spiegato il presidente regionale dell’ Unitalsi, Alessandra Bascelli – ed aveva l compito di portare speranza dove c’è disperazione e di portare il sorriso dove c’è tristezza. Il senso del tutto è di affrontare le diverse problematiche della quotidianità. È vero che l’ Unitalsi nasce come associazione ch organizza viaggi a Lourdes, ma ci siamo resi conto che non era sufficiente perché ai disabili bisogna aiutarli quotidianamente. Facciamo una serie di attività per stare vicini ai più bisognosi che sono gli ultimi, ma per noi sono i primi. Ringrazio di cuore il maestro Pier Francesco Pingitore, Giancarlo Magalli e Federico Perrotta. Ringrazio anche il Comune di Chieti ed Emilia De Matteo perché ogni volta che mi sono rivolta a lei ho trovato sempre tanta disponibilità”.
“Su questi temi ci possono essere delle larghe intese per coinvolgere tutti – ha proseguito Dante D’Elpidio, vicepresidente nazionale dell’ Unitalsi – questo può servire per dare una botta in testa al nostro pubblico perché chiunque sia chinato dalla malattia e dalla sofferenza può rialzarsi. Ma soprattutto la botta in testa verso questa società che è presa dall’apparire e non dall’essere. In momenti di difficoltà è più facile tagliare sui questi settori. Vogliamo fare capire al pubblico chi siamo, cosa facciamo e perché lo facciamo. Penso che la più bella botta in testa che possiamo dare è per svegliare le coscienze”.
“Lo spettacolo ha avuto l’anteprima a Guidonia a fine ottobre – ha ricordato Federico Perrotta – e poi ci sarà il debutto romano martedì 25 novembre. Siamo 20 persone,abbiamo cercato di contenere i costi, ci siamo riusciti per volontà dell’Unitalsi e di Giancarlo Magalli. Quindi il grazie non va alla Compagnia ma a queste persone. Per me è fondamentale che ci sia una bella risposta”.
“La botta in testa è una metafora – ha spiegato Pier Francesco Pingitore, scrittore e direttore del dramma comico – c’è questo anchorman che è servo del potere che è a sua volta vittima della sua famiglia. Riceve una botta in testa, va all’ospedale e per le persone che gli stanno intorno è come se non esistesse più. Quando si rimette si rifà su tutti. Questo è un po’ lo specchio della società. Lo spettacolo nasce senza uno specifico protagonista, ho proposto la parte a Magalli, che non calcava il palco del Teatro da più di 30 anni, si è adattato molto bene. Spesso consiglio di andare a Lourdes come volontari. Stimo molto l’Unitalsi e i suoi volontari che sacrificano il loro tempo libero e non solo per gli altri”.