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Chieti, la replica di Febbo alle dichiarazioni di D’Alessandro

da Redazione

foto febbo chCHIETI – “Il Consigliere D’Alessandro non faccia come i bambini che aspettano il momento giusto per nascondere la mano piena di marmellata e pensi, invece, alle tante problematiche venutesi a creare grazie all’operato della sua maggioranza: come l’ostinazione di aderire all’autorità portuale di Civitavecchia per poi, solo grazie ad un decreto del Governo, finire in quella di Ancona, il pasticcio, i malumori dei dipendenti e i disservizi creati con la società dei trasporti Tua e la chiusura di reparti fondamentali, come ginecologia e Pronto soccorso, presso l’Ospedale della sua Ortona e potrei ancora continuare”.

Questa la replica del consigliere regionale Mauro Febbo alle ultime dichiarazioni di Camillo D’Alessandro.

Per quanto riguarda invece il tema del Progetto di finanza inerente l’ospedale di Chieti

“invito lo stesso D’Alessandro a rileggere attentamente le dichiarazioni del presidente emerito Chiodi. Il sottoscritto – sottolinea Febbo – e lo stesso Chiodi dall’inizio di questa vicenda hanno sempre contestato tutto il procedimento che investe tale iniziativa. Ci sono ancora molti aspetti procedurali che aspettano di essere chiariti. Il Consigliere della maggioranza ci deve spiegare come può un Presidente della Regione avocare e sospendere un procedimento in corso del Rup della Asl.

Come può, sempre il suo presidente, ‘epurare’ dipendenti che non rispondano alle sue aspettative?

Come può, sempre il Presidente della Giunta, chiedere ad un privato di contro dedurre ad un funzionario pubblico?

D’Alessandro, conoscitore delle regole, sa benissimo che non è possibile alterare le norme a proprio gusto e piacimento e su questi punti sono pronto ad un confronto pubblico.

Pertanto – conclude Febbo – invito il Consigliere della maggioranza a documentarsi meglio e ad  attenzionare le vicende intorno alla sanità della provincia di Chieti poiché sia io sia lo stesso Chiodi, da uomini di governo, non abbiamo mai causato tali e gravi problematiche e confusione come quelle prodotte da questo governo regionale. Comunque, è certo che il sottoscritto continuerà a vigilare sul futuro del SS. Annunziata e della sua Università”.