Home » Attualità » Politica » Chieti, il M5S presenta “Cent’anni di veleni” VIDEO

Chieti, il M5S presenta “Cent’anni di veleni” VIDEO

da Francesco Rapino

conferenza stampa 100 anni di veleniAppuntamento per sabato 18 novembre presso l’Auditorium Cianfarani di Chieti dove si terrà la proiezione del documentario che racconta la storia del polo chimico di Bussi.Sarà presentato anche il  contest  di idee “Riscattiamo Bussi” promosso da M5S

PESCARA – Sabato 18 novembre ore 18,30, presso l’Auditorium Cianfarani di Chieti, si terrà l’anteprima nazionale di “Cent’anni di veleni”. Il documentario che racconta la storia del polo chimico di Bussi e del disastro che, al momento della scoperta, fu definito dai media “la più grande discarica tossica d’Europa”. Un racconto inedito, anche grazie all’intervista esclusiva al geologo ed informatore scientifico del Cnr Mario Tozzi e alle rivelazioni del giornalista de Il Fatto Quotidiano Antonio Massari, che sarà presente all’anteprima. A seguire, dibattito con la scrittrice Gisella Orsini, autrice di “Veleno nelle Gole”, l’avvocato Isidoro Malandra e i portavoce M5S, i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari, la senatrice Enza Blundo e il deputato Gianluca Vacca. Modererà l’incontro il giornalista Primo Di Nicola.

“Vogliamo cominciare a parlare di Bussi in un’accezione positiva – ha sottolineato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi – e dunque abbiamo deciso di raccontare la storia passata in un docu-film che riepiloga quella che è stata la storia triste del polo industriale con gli insediamenti chimici, ma pensare al futuro con un contest di idee, quindi il lancio di una sorta di concorso aperto a tutti i giovani studenti di Architettura, Ingegneria e Geologia per arrivare a scegliere il miglior progetto di riconversione e sviluppo economico sostenibile per l’intera area del sito di Bussi.

Noi guardiamo cosa accade nel resto del mondo e nel resto d’Europa: pensiamo a Bilbao, pensiamo alla Vur in Germania, ci sono tantissimi esempi di siti che sembravano persi definitivamente e che sono diventati invece delle destinazioni turistiche. L’Abruzzo ed il suo sviluppo devono puntare necessariamente alla natura e al turismo. Siamo la regione dei Parchi, vogliamo tornare a parlare di Abruzzo solo per i Parchi e non più per le discariche”.

“Non dimenticare, recuperare la memoria storica – ha rimarcato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Domenico Pettinari – troppo spesso abbiamo dimenticato, non è più tempo di dimenticare, dobbiamo conoscere, dobbiamo sapere quel che è stato, dobbiamo conoscere anche le tragedie della nostra terra. Quindi questo docu-film vuole recuperare la memoria storica, trasmetterla anche a chi verrà dopo è importante e poi presentare un grande progetto di rifondazione. Noi non vogliamo più che la politica imponga delle scelte, ma abbiamo scelto appunto di individuare i ragazzi migliori delle nostre Università per progettare quella che un domani dovrà essere la riconversione di Bussi. Troppo spesso ci siamo voltati dall’altra parte, oggi è il giorno di non voltarsi più dall’altra parte”.

La scelta di girare un documentario su Bussi nasce dall’esigenza di raccontare una storia che ha avuto ripercussioni sull’intera regione e che ha colpito tutti gli abruzzesi. Quello che è successo a Bussi rappresenta ancora un capitolo scuro per la nostra regione, sia dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista sociale e giudiziario” così commentano i portavoce M5S Enza Blundo, Sara Marcozzi, Gianluca Vacca e Domenico Pettinari “vogliamo raccontare una storia che riguarda tutti noi e, allo stesso tempo, gettare le basi per riscrivere il futuro del territorio vessato dalla logica del profitto, in cui i cittadini per troppi anni, e forse ancora oggi, sono stati costretti a dover scegliere tra salute e lavoro. Una scelta che si traduce ancora nella proposta di reindustrializzazione per il sito con il miraggio di posti di lavoro.

Il M5S ha un’altra visione:

il sito di Bussi può e deve essere riqualificato secondo altre logiche. Abbiamo esempi virtuosi in tutto il mondo di poli chimici ed industriali che sono diventati luoghi turistici destinati alla cultura o all’enogastronomia” spiegano i 5 stelle “Il paese di Bussi è situato in uno degli angoli più belli d’Abruzzo, il fiume Tirino, a monte del polo chimico, è uno dei più limpidi e belli d’Italia, meta di numerosi turisti. In questo contesto pensare una mera reindustrializzazione del polo chimico è una follia. Il futuro è bonifica e riconversione sostenibile. Il documentario contrappone le bellissime immagini dei luoghi, con la narrazione di un crimine contro la natura, che ha interessato un bacino di circa 700mila cittadini abruzzesi, ignari di ciò che stava accadendo.

Il docufilm si snoda attraverso un filo conduttore che dalla denuncia di un disastro passa attraverso la narrazione della voglia di riscatto degli abruzzesi che chiedono giustizia. La popolazione del territorio, gli abruzzesi e l’intera regione, meritano altro. Ecco perché abbiamo pensato di guardare tutto con gli occhi di giovani studenti impegnati in studi di progettazione. Abbiamo istituito così il contest Riscattiamo Bussi. Di cosa si tratta?

IL CONTEST RISCATTIAMO BUSSI

Il contest “Riscattiamo Bussi”. #Riscattiamobussi è il contest di idee che il M5S Abruzzo ha deciso di promuovere per la riconversione dell’intera area Sin Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara. L’idea di un contest di idee nasce dall’esigenza di coinvolgere i cittadini in un processo decisionale allontanandosi dalla logica partitica dell’imposizione.

“Abbiamo sempre creduto che gli abruzzesi non debbano subire le scelte della politica ma che debbano partecipare al processo decisionale” commentano i portavoce 5 stelle “Ecco perché per la riconversione del sito vogliamo dar voce ai ragazzi che saranno gli uomini di domani di questa regione. Ci rivolgiamo a tutti gli studenti universitari in ambito progettuale, ai giovani ingegneri, architetti e geologi, per trasformare le loro idee in un progetto. Il progetto che sarà valutato migliore, da una commissione composta da 3 membri e voto on line, sarà premiato. Il primo premio sarà di €3.500, il secondo di € 1.000 e il terzo € 500 e saranno finanziati attingendo al fondo che i consiglieri regionali abruzzesi Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi e Gianluca Ranieri, hanno accumulato con il taglio delle loro indennità.

“Siamo orgogliosi di istituire questo premio” commentano i portavoce del M5S Abruzzo Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi “è un piccolo incentivo che vogliamo rappresenti la spinta a ripensare il territorio in un’ ottica diversa, che guardi al futuro. L’Abruzzo è una regione con una potenzialità turistica unica in Italia. Purtroppo, le tenaglie con cui è stata ancorata al passato dalla gestione politica degli ultimi 30 anni non permettono agli abruzzesi di beneficiare a pieno della fortuna che hanno avuto abitando un territorio come questo.

E bussi Officine ne è la prova. Vogliamo invertire la rotta ripensando il territorio in una logica di coesione tra diritto alla salute, tutela del paesaggio e turismo. Possiamo farcela. Ecco perché abbiamo deciso di destinare 5 mila euro del fondo accumulato con il taglio dei nostri stipendi a questo premio. Dopo aver finanziato le piccole e medie imprese, aver acquistato una turbina spalaneve per la protezione civile, oggi vogliamo sostenere l’idea di giovani capaci. Il futuro inizia da qui. Il nome di Bussi deve essere riscattato”.

Ti potrebbe interessare