CHIETI – Nella giornata di oggi, giovedì 14 gennaio, il Tribunale de L’Aquila, ha notificato ad un uomo di 39 anni, calabrese e pregiudicato, un provvedimento di confisca dei beni ai sensi del D.lgs. n.159/2011 (c.d. Codice antimafia) su proposta formulata dalla Procura Distrettuale Antimafia che aveva condiviso le ipotesi investigative formulate da Guardia di Finanza e Polizia di Stato di Chieti.
Le complesse indagini svolte dalle due Forze di Polizia hanno qualificato il soggetto “criminale”, in virtù delle diverse condanne, alcune anche in via definitiva, e dei numerosissimi procedimenti penali ancora pendenti, per reati di notevole allarme sociale tra i quali l’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti: l’uomo é risultato già arrestato e condannato a 28 anni di reclusione ed attualmente sottoposto all’obbligo di dimora nella provincia teatina.
Hanno, altresì, ricostruito in capo al pregiudicato disponibilità di beni immobili e di società intestate fittiziamente a familiari e/o terze persone, accumulate le decennio 2010-2020, del tutto sproporzionate in relazione agli esigui redditi redditi dichiarati nel medesimo dal preposto e dai suoi familiari.
É stato, pertanto, disposto il sequestro finalizzato alla confisca di: 3 immobili adibiti ad abitazione del proposto con la compagna e i propri figli; 2 società con sede anche in altra provincia; 1 ditta individuale con sede in provincia di Chieti.
I beni sequestrati sono stati affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale de L’Aquila.
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