CHIETI – Teatro Marrucino escluso dai finanziamenti 2015 destinati ai Teatri di Tradizione perché non ha i requisiti minimi richiesti dal Ministero per accedere ai fondi relativi ai programmi annuali.
“Il Marrucino non rientra più nel Teatro di Tradizione – ha sottolineato il consigliere Luigi Febo – ciò che salta agli occhi è che non sanno o fanno finta di non sapere ciò che accade all’interno dello Stato e questo è grave da parte di un deputato. Ci sono stati parecchi licenziamenti, si sono persi diversi finanziamenti e si è persa l’unica cosa che avevamo. Noi non abbiamo le risorse perché perchè non abbiamo rispettato i requisiti minimi (2000 giornate lavorative, almeno 45 orchestrali italiani, impiego di artisti lirici italiani o Ue). Chi viene finanziato dal Ministero vuol dire che fa attività sul territorio e che rappresenta lo Stato. È la prima volta dal 2003 che a Chieti non si riesce ad entrare nel Teatro di Tradizione e si perde il finanziamento. È grave quello che sta accadendo in città: ad esempio la Settimana Mozartiana è diventata una cosa ridicola, il Buskers Festival è stato annullato nell’ultimo giorno utile ed ora la questione del Teatro. Senza risorse da parte dello Stato diventa difficile portare avanti questa struttura. Abbiamo perso l’unica risorsa certa che non gravava sui cittadini di Chieti. Stiamo toccando il fondo, è la nostra città che perde, non è una questione di maggioranza e di minoranza. Il sindaco deve rendersi conto che sta distruggendo la città, deve fare un mea culpa per ripartire. Faremo sicuramente qualcosa perché ci sono delle responsabilità importanti. Dobbiamo lavorare per non perdere il titolo di Teatro di Tradizione e per l’anno prossimo dobbiamo fare in modo di riprendere il finanziamento. Si dovrà vedere se la programmazione del teatro si farà o se è stata u’invenzione elettorale”.
Il 5 agosto è stato pubblicato sul sito del Ministero per i Beni Culturali il Decreto Direttoriale n. 949 del 31 luglio 2015 di attribuzione delle risorse destinate ai progetti triennali per il triennio 2015-2017 e ai relativi programmi annuali per il 2015 proposti dai 29 Teatri di Tradizione italiani tra cui il Marrucino. Solo quelli di Chieti e Lecce sono stati esclusi.
“In campagna elettorale – ha ricordato la rappresentante del Pd, Chiara Zappalorto – abbiamo sentito che Chieti è la città della cultura e che si sarebbe messo al centro il Teatro Marrucino. Questo è un ulteriore smacco alla nostra città. Questi sono fondi destinati alla piccola cultura, piccola intesa come dimensione dei luoghi. Ci si sarebbe dovuto rimboccare le maniche per raccogliere questi fondi. Il Teatro Marrucino è sempre stato una perla negli ultimi 20 anni. Noi andremo in piazza per parlare di ciò che sta accadendo, sarebbe bene che lo facesse anche il sindaco”.