“Tutta la catena di controlli è operativa sulla refezione scolastica – ribadiscono – anche quella delle sub commissioni formate da rappresentanti dei genitori che ci risulta abbiano avuto occasione di toccare con mano l’operatività del centro cottura a fronte della segnalazione e dove ci sono stati i controlli dei NAS. Lieti che i Carabinieri abbiano attestato la regolarità e rispondenza delle preparazioni, ma andremo comunque a fondo a quanto sarebbe accaduto alla scuola del Tricalle, perché non ci siano ombre sul servizio, che è fra i più sensibili, perché basato sulla fiducia fra chi lo eroga e le famiglie. Una fiducia che piano piano sta risalendo a Chieti, tramite l’App, le domande di iscrizione alla refezione sono giunte infatti quasi a pieno regime, oggi siamo a 1.400 richieste a fronte di una cifra di utenti pre-covid che arrivava a poco più di 1.500. L’auspicio è che questa prestazione risponda sempre di più al gradimento dei bambini, per questo per noi sono importanti le istanze che ci arrivano dalle famiglie e così come staremo attenti al fatto che il cibo sia di qualità e che l’erogazione avvenga in base alle regole e al capitolato, allo stesso modo vaglieremo l’effettiva rispondenza delle segnalazioni, per evitare allarmi inutili, possibili strumentalizzazioni e criticità che non trovano riscontro nella realtà del servizio”.
Foto di repertorio
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