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Chieti, nuove aree di sgambamento: ecco quale sarà la prima

da Redazione

Sindaco e assessori Stella e Rispoli: “Quella del Terminal verrà messa a norma, in cantiere altri due spazi dopo anni di inerzia e mancanza di interventi nel settore”

logo comune di ChietiCHIETI – “Siamo consapevoli che la città ha bisogno di nuove aree di sgambamento, abbiamo predisposto, infatti diversi interventi in tale senso, per dare servizi anche a vantaggio di chi vive con animali domestici, questo rispondendo a un’esigenza di decoro che ci preme tutelare e per arrestare un’inerzia durata almeno un decennio da parte del Comune”, così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori alla Tutela del Mondo Animale e ai Lavori Pubblici, Fabio Stella e Stefano Rispoli.

“L’Area di sgambamento a ridosso del Terminal sarà recuperata alla fine dei lavori in corso sulla scala mobile, l’intenzione è renderla più accessibile e sicura e, soprattutto, adeguata alla normativa vigente – spiegano sindaco e assessori – Non ci sarà solo quella, stiamo predisponendo altre due aree dedicate, una a Filippone, che sarà parte integrante del progetto di recupero dell’ex casa Maccarone; l’altra invece nascerà a Chieti Scalo, nella zona dello stadio, in via Amiterno entrambe saranno capienti. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione disastrata anche sul fronte degli interventi a tutela degli animali presenti in città, di conseguenza abbiamo dovuto fissare il canile come priorità, perché era in condizioni troppo precarie e si potesse intervenire sulla struttura che entro quest’anno sarà messa a norma dopo un’attesa lunghissima. Al contempo, negli ultimi due anni e mezzo ci siamo adoperati per reperire altre risorse in modo da realizzare anche le aree di sgambamento, un lavoro importante e proficuo che darà i suoi frutti e ci farà recuperare il tempo perso da chi governava prima, che non ha provveduto affatto in tal senso. Abbiamo anche altri progetti in cantiere che stanno per entrare nel vivo e completeranno un’azione concreta e utile a vantaggio sia degli animali di affezione presenti sul territorio, sia dei titolari, perché possano avere risposte e servizi dovuti in una città che tiene alla loro presenza e al decoro di strade, piazze e giardini”.

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