CHIETI – Si è svolto come annunciato nel pomeriggio l’incontro fra l’Amministrazione comunale e gli operatori del mercato del venerdì, da metà febbraio confermato nella sua nuova ubicazione di via della Liberazione e via XXIV novembre. Il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Manuel Pantalone hanno accolto di nuovo gli operatori nella riunione in viale Amendola, ribadito la posizione e le motivazioni della scelta e annunciato l’istituzione di un nuovo mercato, in una delle zone più popolose e strategiche della città, al Villaggio Mediterraneo.
“Faremo un nuovo mercato rionale, il lunedì a Villaggio Mediterraneo – annunciano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – Abbiamo approfittato della presenza degli operatori per annunciare la novità a cui stiamo lavorando da tempo e che riassume anche delle giuste istanze che ci sono state presentate dai residenti di una parte di città che aspetta da anni un rilancio. L’intenzione è quella di iniziare con una trentina di espositori, gli uffici stanno già preparando il bando che sarà a breve pubblicato per raccogliere le adesioni. Parliamo di una zona residenziale della città, dove servono interventi e servizi per la popolazione, il mercato è forse ciò che arriverà prima, ma a brevissimo cominceremo anche la realizzazione dell’asilo nido nel cuore del quartiere, con il PNRR abbiamo avuto un finanziamento di due milioni di euro allo scopo e stiamo per avviare l’iter della progettazione. La zona è abitata da famiglie e studenti, il mercato il lunedì rappresenta una possibilità per entrambi, siamo certi che aderiranno in tanti e che questa novità renderà competitiva la nostra offerta dei mercati rispetto al territorio e alle altre città grandi dell’area metropolitana: così ne avremo 5, il lunedì al Mediterraneo, il martedì nel centro storico, il mercoledì nell’area dello stadio, il venerdì in via della Liberazione e il sabato su via Ortona e mercato coperto adiacente. Una novità che abbiamo illustrato agli operatori invitandoli a partecipare al bando, ribadendo la nostra piena disponibilità ad agevolare questa vocazione cittadina, ma a farlo in sicurezza e dove la presenza delle bancarelle non crea disagi o intralci alla mobilità e alla sicurezza. Da questo nasce la scelta dello spostamento, nonché dall’esigenza, condivisa con tutte le sigle di categoria, come dimostrano i verbali degli incontri fatti sull’argomento, di mettere tutti gli operatori in pari condizioni di vendita, in modo che a tutti venisse riconosciuta la centralità. Nell’ubicazione scelta e confermata appare, le petizioni tardive, abbiamo avuto diverse occasioni di incontro, le strumentalizzazioni a cui, purtroppo, vediamo esposti i mercatali, cosa che troviamo profondamente ingiusta visto che noi non abbiamo mai negato il dialogo, non possono farci tornare indietro. C’era un’esigenza anche di mobilità e di sicurezza da tutelare, per tale ragione abbiamo liberato piazza della Trinità, dove movimento c’è ancora, infatti ci meravigliano alcune prese di posizione che paradossalmente stanno a chiederci di legalizzare la sosta selvaggia, il traffico e le violazioni delle regole. Non possiamo farlo.
Abbiamo dato ascolto e agevoleremo i mercatali come potremo, durante l’incontro di oggi abbiamo dato massima disponibilità ad accogliere le proposte e le istanze per migliorarne la fruibilità che ci presenteranno, ma nell’attuale sede anche in aggiunta a quelle da noi prospettate: avranno, ad esempio, la possibilità di avere maggiori spazi espositivi con banchi più ampi, avranno, inoltre, un’ambulanza fissa a servizio dell’utenza, bagni chimici e ascolto ogni volta che vorranno proporci migliorie dell’attuale posizione, com’è accaduto finora con le proposte che ci sono arrivate. Siamo apertissimi, ma dobbiamo andare oltre, perché la città ha una complessa conformazione e di questo si deve tenere conto, come accade in tantissime altre città antiche e storiche al pari di Chieti. La strumentalizzazione che qualcuno fa ai danni dei mercatali non ci interessa, da due anni e mezzo stiamo dando segnali concreti di sostegno e vicinanza a tutto il comparto commerciale, con cui dobbiamo dialogare a vantaggio della comunità e del territorio e non fare politica”.
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