Home » Attualità » Politica » Chieti, presentato il nuovo Piano Tariffario Tari con molte riduzioni

Chieti, presentato il nuovo Piano Tariffario Tari con molte riduzioni

da Francesco Rapino

conferenza-stampa-tariffe-tari-chietiRidotto di oltre 1.600.000 euro il costo di gestione dei rifiuti. Tagli dal 25% ad oltre il 30% per commercianti, attività artigiane ed industriali con capannoni di produzione.Ridotta la Tari per  le famiglie e in particolare per quelle numerose

CHIETI – Questa mattina in Comune a Chieti è stato illustrato il nuovo Piano Tariffario Tari che contiene importanti novità per le famiglie, le attività commerciali e le imprese.
Inanzitutto diminuisce il costo di gestione dei rifiuti, si registra un -1.678.634,60 euro (9.981.603,80 euro per la Tari 2018 e 11.660.238,40 euro per la Tari 2017). Questo comporta la diminuzione media percentuale del 3% delle tariffe Tari per le utenze domestiche e del 25% per le attività produttive. In queste nuove tariffe l’amministrazione comunale sottolinea la maggiore attenzione verso le famiglie, i commercianti e gli artigiani.
“In questi giorni siamo alle prese con le redazioni dei Bilanci di Previsione ed uno degli atti propedeutici è il Piano Tariffario Tari – ha sottolineato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – quello della Tari è uno degli atti che costituisce la partita delle entrate del Bilancio di Previsione ed è una delle più importanti per quanto riguarda il Comune perché nella media del costo di gestione di questo tributo abbiamo un valore che si attesta sugli 11 milioni all’anno. Quest’anno, facendo alcune economie, siamo riusciti ad abbassare il costo del ciclo della raccolta dei rifiuti di 1 milione e 678 mila euro, questo ci consente di programmare una serie di riduzioni su tutte le categorie, quindi sia sulle utenze domestiche che su quelle non domestiche. Per quanto riguarda le utenze domestiche la riduzione media sarà del 3%, stiamo lavorando all’individuazione di una categoria maggiormente agevolata che è quella delle famiglie numerose.

La seconda agevolazione invece è quella relativa alle attività produttive, in questo caso il valore medio è del 25%. Queste due voci ci dicono che continuiamo ad avere attenzione per le famiglie perché oltre alla riduzione del 3% saranno confermate le agevolazioni e le detassazioni, ad esempio le famiglie che hanno al loro interno disabili avranno una riduzione del 50% della Tari. Ci sono altre categorie che avranno la stessa percentuale di riduzione come le famiglie che abitano in aree disagiate e c’è l’attenzione per le famiglie che abitano nello stesso posto da più di 70 anni, in questo caso la riduzione è del 20%, al pari delle giovani coppie. Ci sono altre due categorie avvantaggiate: le attività commerciali che decidono di sposare la lotta alla ludopatia, siamo stati tra i primi Comuni capoluogo a sposare questa iniziativa qualche anno fa, chi toglierà le macchinette da gioco nella propria attività avrà una riduzione Tari del 40%. Infine sono riconfermate le agevolazioni per coloro che aprono nuove attività commerciali che avranno una riduzione del 20%. Con i rappresentanti delle attività produttive abbiamo condiviso quelle che devono essere le linee guida delle riduzioni del 25%, sono le categorie che più di altre hanno bisogno come il piccolo commercio (negozi di abbigliamento, calzature, librerie, ferramenta ed altri beni durevoli, le edicole e i tabaccai, parrucchieri, barbieri, estetisti e lavanderie, le attività artigianali di falegnameria, termoidraulica, carrozzerie, officine, attvità artigianali di produzione di beni specifici).

Il mondo dell’artigianato ed il mondo delle attività produttive industriali avranno la maggiore riduzione di Tari, insieme a delle categorie che insieme ad altre categorie, avranno maggiore riduzione rispetto allo scorso anno. La Tari del 2018 vede la riduzione di oltre 1,6 milioni rispetto all’anno scorso a livello di costo del ciclo dei rifiuti, questo ci consente di fare riduzioni sulle utenze domestiche e non domestiche, la maggiore attenzione va alle famiglie più numerose e al piccolo commercio e all’artigianato, oltre che alle attività di produzione anche industriale. Poi abbiamo le riduzioni dell’Imu da una parte dall’altra per quei soggetti proprietari che decidono di ridurre l’affitto a chi svolge attività commerciale e allo stesso tempo la riduzione della Tari per i commercianti che hanno ottenuto l’affitto da parte del propietario”.

Ti potrebbe interessare