Martedì prossimo Giornata di Studi a Palazzo de’ Mayo ; la mostra fino all’11 gennaio 2015
CHIETI – Il 23 settembre, alle ore 16.30 presso l’Auditorium Fondazione Carichieti del Palazzo de’ Mayo si svolgerà la Giornata di Studi ARCHITETTURA SULLA CARTA – Gli archivi di architettura in Abruzzo promossa dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Chieti, in collaborazione con la Sovrintendenza Archivistica per l’Abruzzo, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC ed il sostegno della Fondazione CariChieti e della Fondazione degli Ordini degli Architetti PPC delle Province di Chieti e Pescara.
Le sale espositive del S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee ospiteranno fino all’11gennaio 2015 la mostra ARCHITETTURA SULLA CARTA – Gli archivi di architettura in Abruzzo curata dalla Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo; la mostra rappresenta il primo momento di valorizzazione di un decennio di ricerca e censimento degli archivi di ingegneri e architetti contemporanei presenti sul territorio regionale.
La rilevazione degli archivi è stata condotta in adesione al progetto “Piano nazionale per gli archivi dell’architettura del Novecento” promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed ha portato alla individuazione di 23 archivi. Questi archivi grazie alla dichiarazione di interesse culturale entrano a far parte della memoria collettiva accessibile alle istituzioni, agli studiosi, ai tecnici e in genere al pubblico interessato.
La mostra, itinerante sul territorio provinciale, ha avuto dei momenti di riflessione in ogni centro in cui è stata allestita e ha posto l’attenzione al contributo dei tecnici che più hanno operato nei luoghi in cui si è esposta. La conclusione di questi appuntamenti è, quindi, a Chieti dal 23 settembre 2014 all’11 gennaio 2015. La Provincia di Chieti è presente con ben 12 archivi, tra cui l’archivio di Carlo Enrico De Simone detenuto dal figlio proprio nella città di Chieti.
La mostra consente di avere un quadro abbastanza rappresentativo della produzione progettuale in Abruzzo dalla metà dell’800 a tutto il secolo scorso. I disegni e i grafici che qui si mostrano rappresentano la documentazione attraverso la quale sarà possibile scrivere la storia dell’architettura e dell’urbanistica in chiave regionale. Per avere una idea del senso dell’abitare, della modificazione della relazione con l’ambiente-territorio che è luogo dove le relazioni umane si formano, gli archivi giocano un ruolo fondamentale perché in essi ritroviamo sia i ‘sogni’ che le ‘realizzazioni’, sia il progetto che il manufatto, anche di pregio, ma mimetizzato all’interno di una struttura urbana a volte banale. Ne risulta un’idea di architettura non solo realizzata ma a volte solo proposta o anche solo immaginata. Schizzi di studio, progetti esecutivi, modelli e foto di cantiere ma anche documenti contabili sono importanti non solo sul versante della ricerca scientifica ma anche nella pratica di restauro e nella progettazione futura, servono a intravvedere un destino migliore per i nostri territori.
All’obiettivo della salvaguardia e conservazione di questo importante patrimonio si aggiunge la questione rilevante della sua fruizione che deve consentire una veloce ed agile consultazione dei dati raccolti. A questo scopo la Soprintendenza ha realizzato, contestualmente alla mostra, una guida degli archivi di architettura abruzzesi dallo stesso titolo. Scorrendola emergono personalità e professionalità di portata nazionale eppure misconosciute, o addirittura dimenticate, che dall’architettura all’urbanistica, dagli impianti industriali alle infrastrutture hanno modificato con il loro lavoro il volto dell’Abruzzo, soprattutto in alcune zone. Il catalogo si presenta come un ‘work in progress’ perché ci si auspica che questa occasione d’incontro sia un invito a segnalare e a facilitare l’individuazione di altri archivi e, quindi, il loro studio; per la Soprintendenza è un invito a raccogliere ulteriori dati e notizie allo scopo di integrare il corpus documentario fin qui raccolto.
La guida, pubblicata dalla casa editrice Tinari, è editata dalla Soprintendenza.
Considerando l’alto valore scientifico della mostra un invito particolare è rivolto ai docenti delle scuole di Chieti a far visitare la mostra ai propri allievi che potranno acquisire dalle fonti dirette maggiori informazioni e nozioni sulla storia urbana della propria città.