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Chieti, piano sociale distrettuale: c’è il sì del Consiglio Comunale

da Redazione

L’Amministrazione: “Uno strumento di pianificazione a vantaggio della comunità più vulnerabile. Tante le innovazioni per sostenere la cittadinanza”

logo comune di ChietiCHIETI – Sì del Consiglio comunale al Piano sociale dell’Amministrazione, il documento di programmazione economico-finanziaria, composto con il gruppo di Piano secondo quanto disposto dalla normativa regionale è stato approvato dall’assise cittadina con i voti sia della maggioranza, sia dell’opposizione. Astenuti i consiglieri di Fratelli d’Italia

“Passa con un sì convinto e quasi unanime un documento condiviso a livello politico oltre che amministrativo, perché formulato non soltanto con il supporto di tutte le forze politiche, ma con il fattivo contributo delle associazioni e degli enti che ogni giorni operano nel sociale e nel terzo settore – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – Con l’inflazione e dopo la pandemia, sentiamo forti due esigenze, tutelare chi ha condizioni di povertà endemiche e sostenere chi vive difficoltà legate a queste due calamità impreviste e imprevedibili che hanno messo in ginocchio il medio ceto, fatto di famiglie e imprese. Attenzione al sociale significa muoversi a 360 gradi e tenere conto delle vulnerabilità delle persone più fragili e questo è stato il nostro faro sin dal primo giorno di governo della città. Le esigenze sociali sono salvaguardate e anche di fronte a eventuali altre crisi finanziarie dovute al caro bollette e al caro energia, abbiamo blindato le azioni, rendendo strutturale il sostegno. Un piano con investimenti e senza tagli, perché solo sostenendo la città è possibile nuova crescita”.

“Un piano innovativo, oltre che condiviso e dell’approvazione ampia di oggi voglio personalmente ringraziare tutti i consiglieri comunali che hanno votato e sostenuto un intervento così importante, nonché gli assessori Stella e Giammarino per Sanità e Pubblica Istruzione e i consiglieri De Luca, Ianiro e De Lio che sono stati parte attiva nella redazione come gruppo di piano – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti – Sono infatti 16 i nuovi servizi previsti dal piano e oltre 2 milioni in più gli investimenti per attuarli e renderli funzionali all’attività amministrativa. Fra gli obiettivi: mantenere i servizi che c’erano e ampliare quelli per le aree di maggiore fragilità (assistenze domiciliari per minori, anziani, disabili e soggetti fragili); rendere il sociale e i servizi previsti anche un attrattore per il territorio, capaci di promuovere un nuovo sviluppo urbano capace di invertire la tendenza consolidata al progressivo spopolamento che la nostra città vive da anni. Il piano crea un cuscino di sicurezza sui fenomeni di impoverimento emersi con il Covid e prova ad arginare quelli legati alla crisi economica attuale e all’inflazione generata dal caro bollette perché colpiscono persone nuove. Sono più stretti i tempi di intervento, perché con l’ampliamento del pronto intervento sociale abbiamo reso operativo già da tempo questo approccio, rodato da una felice collaborazione con le associazioni del Terzo settore che sono con noi una rete di supporto. Sono maggiori le risorse, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PON PrIns e l’entrata del Comune nella rete SAI, fondi ottenuti dall’Amministrazione in questi due anni di governo della città, armonizzate con l’incremento delle risorse del Fondo Nazionale Non Autosufficienza e del Fondo Povertà e programmate in modo integrato con il Fondo Sociale Nazionale e Regionale, hanno permesso un’ottimizzazione delle entrate.

Con questi ulteriori budget sarà possibile generare un cambio di passo che prevede il rafforzamento dell’area povertà e inclusione, nuovi servizi per le giovani famiglie e i bambini, per il contrasto della povertà educativa, ma anche per promuovere pari opportunità e l’attrattività del territorio comunale in rapido spopolamento in questi anni. Fra le priorità del piano c’è anche il rafforzamento dei servizi dedicati ai giovani adulti per la prevenzione di quel fenomeno cosiddetto NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e con l’attivazione di un Centro servizi per giovani adulti e l’attivazione di un’unità di strada in partnership con le organizzazioni del territorio, sarà possibile arrivare a parti della popolazione che fino ad oggi è rimasta al margine degli interventi. Servizi rivolti principalmente alle famiglie, ai giovanissimi e a persone che vivono condizioni di disabilità: rinnoveremo e allargheremo il centro famiglia, dove inseriremo iniziative a sostegno delle capacità genitoriali, come il centro gioco già attivo in viale Amendola, le attività inerenti l’affido, quelle a sostegno anche psicologico per i caregiver perché possano affrontare non più da soli il carico di cura dei propri famigliari; oltre questo abbiamo trovato risorse per dare sostegno alle famiglie che hanno bambini disabili perché non debbano pagare gli assistenti ai centri estivi, le spese sono finalmente coperte. Abbiamo approvato un piano che desse tante risposte e a tutti grandi attenzioni, quelle che una pubblica amministrazione deve alla sua collettività”.

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