CHIETI – Al Foyer Storico del Teatro Marrucino a Chieti è stato presentato il nuovo Cda della deputazione teatrale.
“Il Cda fa la storia di Chieti – ha spiegato il sindaco del capoluogo teatino, Umberto Di Primio – ma ha anche un valore per tutto l’Abruzzo. Si deve tenere a mente quali sono le condizioni degli Enti che si adoperano. La questione finanziaria è fondamentale, se il Tetro deve raggiunge i livelli che tutti vogliamo, si deve considerare questo aspetto, quindi si devono tenere d’occhio i conti. Si deve guardare dritti al futuro e si deve continuare a spalleggiare quelle Istituzioni che vogliono continuare a contribuire. Poi c’è il tema legato al privato, su questo c’è la volontà da parte di qualcuno di contribuire. La cosa certa è che la deputazione non è più l’Ente che assicura utili e che quindi consente di avvicinarsi. Un Teatro che è la storia della nostra città lo deve essere anche dei maggiori elementi culturali della nostra regione. La nostra regione è piccola, q milione e 300 mila abitanti è ben poca cosa nello scenario nazionale. La nostra regione potrebbe rappresentare un qualcosa in più a livello territoriale. Il turismo non lo si fa solo con la genuinità dell’offerta, ma con la professionalità dell’offerta genuina che è una cosa diversa. Il Teatro Marrucino ha la peculiarità di uscire fuori dal proprio scrigno, si può creare un brand del Teatro Marrucino. La cultura assistita non ha più spazio in questo Paese, dobbiamo avere la visione più ampia di promuovere una cultura fuori dal territorio, altrimenti si rischia di chiudere i battenti. Da amministratore di questa città dico di alzare la qualità dell’offerta con i limiti economici che abbiamo. Come sempre con il Cda stringiamo un accordo principalmente morale e non esecutivo. Si aprono i nuovi scenari delle coproduzioni e dei cofinanziamenti. Si deve essere protagonisti di una nuova stagione dell’offerta culturale abruzzese e pensiamo che loro possano trovare la strada migliore affinché questo sia un patrimonio di un numero sempre maggiore di persone. Tutti parlano del Teatro Marrucino, ma ci sono pochi spettatori: sono in tanti che ne parlano e in pochi che lo vivono”.
“La mia nomina è un atto di fiducia – ha affermato Cristiano Sicari – io penso che si debba partire bene per portare avanti quello che di buono è stato fatto. Saluto chi come me ha guidato fino a questo momento l’amministrazione del Teatro. Molto bene abbiamo fatto con il direttore artistico e con il direttore amministrativo e lo continueremo a fare con il compito importante che mi è stato assegnato. Il contributo del privato è importante. Si parte dalle piccole cose e si arriva a farne di grandi. Bisogna essere consapevoli che le trasformazioni si verificano per via di diverse circostanze. La città ci dirà cosa fare del futuro e quale sia la soluzione tecnica per attuare la trasformazione. Se si mette a disposizione i privato, c’è bisogno che per questa struttura si trovi un’altra collocazione. Per il momento noi abbiamo l’obbligo di continuare fino ad un’eventuale trasformazione. Noi già da diversi giorni ci siamo messi al lavoro in maniera decisa per reperire fondi. Lo sguardo del Teatro Marrucino è ampio, non è sulla sua città e sulla sue provincia, ma guarda la regione. Credo che sia necessario migliorare il sistema di finanziamenti delle Istituzioni culturali. Per fare ciò si devono sedere attorno ad un tavolo tutti i protagonisti del mondo culturale abruzzese e ripartirsi i compiti”.
“Sono contento per la fiducia che mi è stata data – ha aggiunto Paolo De Cesare – sono onoratissimo di questo incarico perché ritengo che la deputazione del Teatro Marrucino sia un fiore all’occhiello della regione Abruzzo. Faccio i complimenti al vecchio Cda per i bei cartelloni che ha presentato. Ce la stiamo già mettendo tutta e ci stiamo incontrando spesso e speriamo di riuscire a dare il massimo”.
Intanto sono previsti due spettacoli per la Lirica: il 6 novembre “Madama Butterfly” e l’8 novembre “Il signor Bruschino”, invece il 4 novembre il matinée per le scuole.
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