L’Amministrazione comunale: “Il nostro intento è definire il servizio e mettere in funzione le strutture comunali giacenti”
CHIETI – Continua l’azione dell’Amministrazione volta ad ampliare il numero di accessi ai nidi comunali, al fine di abbattere le liste di attesa che vedono al 31 maggio scorso oltre 200 bambini costretti a rimanere fuori dall’unica struttura pubblica operante. In attesa del finanziamento dei progetti volti al recupero della struttura di via Amendola e all’apertura di un nuovo nido al Villaggio Mediterraneo, in attesa che diventi operativo il nido di piazza Carafa e sulla scorta di quanto deciso dal Consiglio comunale, l’esecutivo sta procedendo a fissare i parametri qualitativi e quantitativi del servizio, per aprire almeno un altro nido, il primo è quello di via Masci, procedendo attraverso lo strumento dell’affido in concessione a soggetti individuati mediante un pubblico bando.
“Abbiamo più volte chiarito che non si tratta di privatizzazioni – così il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino e la consigliera delegata ai Servizi dell’Infanzia e ai Nidi Barbara Di Roberto – si procederà, invece, alla concessione del servizio con parametri certi e definiti dall’Ente(sulle tariffe, sull’Isee, sulle graduatorie, sulla durata dell’affidamento, sul rispetto delle normative sulla sicurezza), il Comune non smetterà il compito di garanzia, efficacia ed efficienza, ma soprattutto di controllo di qualità degli asili nido che oggi, a seguito di specifiche leggi nazionali e regionali, vanno inquadrati nei Servizi Educativi (cosiddetti 0 – 6 anni) e non come meri servizi alla famiglia. Proprio ieri abbiamo incontrato nuovamente, anche con la presenza e la collaborazione fattiva della responsabile dell’Asilo nido comunale di via Amiterno, i referenti regionali dell’Associazione Nazionale Nidi e Infanzia Maria Forlini e Tito Viola, realtà consolidata da anni in tutta Italia, che tra le altre cose è di supporto alle Istituzioni nell’organizzazione dei migliori servizi per i bambini. Questo perché non ci limiteremo ad assicurare delle strutture: con Delibera di Giunta verrà infatti adottato il Progetto Pedagogico, quale parte integrante delle condizioni di affidamento (insieme alla Carta dei Servizi) che sarà Progetto pedagogico della Città di Chieti cui tutti, auspichiamo anche gli asili privati, faranno riferimento.
E a tal proposito l’incontro di ieri era propedeutico proprio a porre le basi migliori per redigere il Progetto educativo e la Carta dei servizi a cui dovranno essere ispirate le attività dei nidi ospitati dalle strutture comunali, questo per rispondere alle tante domande che restano oggi giacenti. Stiamo lavorando per ampliare questa offerta già a settembre e lo stiamo facendo nonostante l’enorme esposizione debitoria del Comune, che purtroppo non ci consente una gestione diretta e ci spinge a cercare altri strumenti efficaci e capaci di assicurare diritti e servizi ai cittadini, pur in questo momento di difficoltà, come peraltro stanno facendo anche altre realtà abruzzesi, ad esempio Teramo. Ai sindacati abbiamo già ampiamente esposto la situazione, tanto che c’è un percorso di concertazione aperto con tutte le sigle presenti in città. Ci preme non perdere altro tempo, né le risorse che saranno messe a disposizione proprio per i nidi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Draghi e che, forse in futuro, speriamo potranno sostenere anche gestioni comunali dirette, individuando i giusti strumenti, modalità che però ad oggi, come le parti sociali ben sanno, sono molto problematiche sia per lo stato di predissesto del nostro Comune, sia per l’impossibilità di gestione attraverso le nostre partecipate”.
“Il Comune di Chieti, su mio impulso, ha avviato la concertazione sociale territoriale che sarà regolamentata da un protocollo che nei prossimi giorni sarà sottoposto alla valutazione e alla sottoscrizione delle organizzazioni sindacali confederali – chiarisce l’assessore alla Concertazione sindacale Enrico Raimondi – Abbiamo, quindi, inaugurato, con l’apprezzamento pubblico dei segretari confederali, un sistema di relazioni sindacali in grado di coinvolgere le associazioni sindacali nella definizione degli obiettivi, nell’ottica di un Patto per il rilancio della Città di Chieti, necessario per uscire dalla crisi determinata dalla pandemia e dal disavanzo accumulato negli anni. L’incontro richiesto all’Amministrazione per discutere di Chieti Solidale, pertanto, avverrà nell’ambito della concertazione sociale territoriale, nell’ambito della quale abbiamo già avuto modo di illustrare sia il piano di riequilibrio pluriennale sia le scelte, approvate dal Consiglio comunale, in merito agli asili nido, che lo stesso Consiglio comunale ha già deliberato non possano essere affidati alla Chieti Solidale”.