Entra nella fase cruciale il lavoro finalizzato a restituire alla città la capacità di programmare opere, servizi e azioni e risanare i conti
CHIETI – “Stiamo conducendo un lavoro delicatissimo, iniziato subito dopo il nostro insediamento con l’attenta ricognizione dello stato dei conti comunali e l’accertamento di tutte le criticità da affrontare per riportarli in equilibrio – così il sindaco Diego Ferrara e la Giunta – Opereremo limitando quanto più possibile disagi e sacrifici per la comunità, che già da tempo se ne fa carico. Sarà una manovra complessa, perché tale è la situazione che dobbiamo affrontare per risanare i conti ed evitare il peggio: dovremo limitare all’essenziale la spesa pubblica, avviando al contempo una razionalizzazione virtuosa di tutti i costi dell’Ente, perché sia equa e ognuno faccia fronte a servizi di cui usufruisce, in modo che a pagarli non sia tutta la città, indistintamente, com’è accaduto in questi anni e che tutti paghino meno. Partiamo dalla rimodulazione dei costi di gestione del patrimonio e alcuni servizi essenziali, con l’intento di recuperare situazioni di deficit, malagestione e disservizi sedimentati negli anni, per rendere efficace e incisiva l’azione amministrativa, rispondente al piano pluriennale e ai limiti richiesti dall’articolo 243 bis del Testo Unico Enti Locali che lo disciplina.
L’obiettivo è quello di procedere facendo tesoro della fiducia ricevuta dalla città, che è cosa per noi preziosissima, mantenendo sempre la possibilità di dare servizi nuovi e migliorare quelli esistenti (operazioni già in atto ad esempio sul fronte digitalizzazione e sociale) e per arrivare, quando la situazione ce lo consentirà, ad alleggerire il rigore. Porteremo avanti un’operazione cristallina sulla pesante situazione debitoria trovata e sui passi necessari ad affrontarla, condividendo con la città tutti i passaggi che la legge richiede quando si comincia un percorso di riequilibrio economico e finanziario pluriennale come quello intrapreso da Chieti. Proprio al fine di illustrare scelte e fasi, una sezione del sito del Comune sarà dedicata al riequilibrio e conterrà tutte le informazioni e le azioni che via via comporremo come Giunta e che metteremo in campo insieme alla struttura comunale, al Consiglio e gli organismi consiliari, per gli aspetti di competenza, com’è accaduto con la Commissione Bilancio tenutasi oggi sui primi provvedimenti. Siamo consci dell’importanza di questa azione, ma sicuri che agire per cambiare le cose sia il modo migliore di governare la città e restituirle respiro, dignità e la programmazione venuti meno a causa dello stato in cui versano i suoi conti”.
Si basa su queste premesse la rimodulazione di alcuni servizi iniziata con l’approvazione in Giunta delle delibere che disciplineranno l’utilizzo di parte degli impianti sportivi, la refezione scolastica, la sosta cittadina e l’aggiornamento di diritti e oneri urbanistici.
Impianti sportivi
L’azione riguarda i due impianti gestiti direttamente dal Comune, lo Stadio Angelini e il Pala Tricalle e andrà a regime con la ripresa delle attività – così l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – Si tratta di una gestione oggi del tutto inefficiente, basti pensare che attualmente con gli introiti derivanti dall’utilizzo dello Stadio il Comune riesce a coprire solo il 6 per cento dei costi affrontati dall’Amministrazione per mantenerlo e stimati in almeno 60.000 euro l’anno dagli uffici, stando ai rendiconti annuali del servizio sport con riferimento al 2019. La situazione attuale vede coperte solo il 31 per cento delle spese di gestione per il Pala Tricalle, per cui i costi che restano scoperti e che comunque l’Amministrazione sostiene, annualmente
ammontano a 103.000 euro circa, stando ai rendiconti di cui sopra. Questa situazione deve cambiare, perché rappresenta un deficit crescente per il Comune, oltre a un onere che dovrebbe essere a carico di chi usa la struttura e non dell’intera comunità, come accade oggi.
Attraverso la rimodulazione delle tariffe approvata dalla Giunta, i due impianti si mettono a frutto, per generare entrate capaci di coprire il 50 per cento dei costi per lo Stadio e arrivare al 48 per cento per il Tricalle”.
A tali obiettivi si arriverà:
- attualizzando le tariffe alle variazioni Istat intervenute negli anni;
- inserendo nuove voci per servizi tecnologici e di pulizia e igienizzazioni degli ambienti portate dal covid;
- differenziando gli importi in tabella, anche in base ai periodi dell’anno e alle esigenze dei fruitori.