CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ieri mattina, presso il Teatro Marrucino di Chieti, ha partecipato al Convegno organizzato da Coldiretti e Lilt avente ad oggetto la discussione delle proprietà salutari dell’olio extravergine di oliva nella prevenzione dei tumori.L’evento, inserito nel calendario nazionale delle manifestazioni di Campagna Amica, ha visto gli interventi dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Mauro Febbo, che ha voluto che l’evento si facesse a Chieti, professionisti del settore e i rappresentanti di Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Lega Tumori (Lilt) e Consorzio Olivicolo Italiano (Unaprol).Il Sindaco, nel ringraziare l’organizzazione nazionale per aver scelto la città di Chieti fra le tappe italiane di Campagna Amica, ha poi tracciato nel suo intervento una disamina socio-economica legata allo sviluppo dei Paesi Europei e ai riflessi in termini di benessere socio-sanitario sui suoi cittadini, benessere come ha poi commentato “che non può prescindere dalla qualità dell’alimentazione”.
«Quanto è importante ridurre i costi e quanto i tagli incidano sulla qualità della vita dei cittadini nell’ambito del sistema paese e più in generale nel villaggio globale – ha dichiarato il Sindaco nel corso del suo intervento – è l’interrogativo che dobbiamo porci.I dati sanitari, infatti – ha proseguito il Sindaco – oggi ci confermano che molti Paesi europei iniziano a vivere e a sviluppare nuove malattie in ragione dell’impossibilità per molti di potersi curare.L’Islanda, per fare un esempio, nazione che ha patito le medesime situazioni di crisi dell’Italia e del mondo, a differenza di altri ha deciso di non tener conto delle prescrizioni del Fondo Monetario Internazionale, ovvero non si è adeguata alla legge dei banchieri e ha deciso di sopravvivere con le proprie leggi e le proprie capacità per far fronte alle problematiche del paese e dei suoi cittadini, ebbene in quel paese, così come riportano alcuni dati scientifici, la qualità della vita e la salute dei cittadini sono migliori rispetto a tutti gli altri paesi europei.I paesi che sono più in difficoltà, che soffrono tuttora la crisi – la Spagna, l’ Italia, il Portogallo, la Grecia – segnano, invece, non solo una diminuzione della qualità della vita ma un innalzamento di malattie quali la depressione o l’ansia.Dunque, nuovi stili di vita, più attenzione all’alimentazione, privilegiando i prodotti della dieta mediterranea, ma soprattutto la scelta, da parte di chi governa, meglio di chi governerà il Paese, di attuare politiche finanziarie che puntino sui tagli agli sprechi e non ai diritti essenziali, quali la salute, urgono per il bene dei cittadini europei».